Pittore (Bologna 1555 - ivi 1619), cugino di Agostino e di Annibale. Si formò dapprima con P. Fontana, poi a Firenze col Passignano. Fu anche a Parma, a Mantova, a Venezia e, con felice eclettismo, trasse spunti da Andrea del Sarto, dal Correggio, dal Parmigianino, dai grandi maestri veneziani: in patria, guardò soprattutto a B. Passarotti e a P. Tibaldi. Ebbe una vena fresca e naturalistica, entro ...
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CARRACCI, Franceschino
Donald Posner
Figlio di Giovanni Antonio, fratello di Annibale e Agostino, nacque a Bologna nel 1595. Frequentò la scuola di Ludovico, ma non andò mai d'accordo con il maestro [...] Notizie istor. degli intagliatori, Siena 1808, I, p. 197; G. Nicodemi, Otto lettere di LudovicoCarracci a Don Ferrante Carlo, in Aevum, IX(1935), p. 312; Mostra dei Carracci (catal.), Bologna 1956, pp. 153 s.; K. T. Parker, Catal. of the Collection ...
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CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] dal Burrini. Si tratta di opere in cui le suggestioni correggesche e baroccesche, assorbite anche attraverso lo studio su LudovicoCarracci, si stemperano all'interno degli apporti veneti cui il C. appare subito estremamente sensibile, anche per la ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] di S. Michele in Bosco, una descrizione delle celebri Storie dei ss. Benedetto, Cecilia e Valeriano affrescate da LudovicoCarracci e allievi, considerate il contraltare bolognese alla galleria farnesiana di Annibale (lettera ad Aprosio del 14 giugno ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] accento visionario - nella pala di Pescarenico: sulle forme baroccesche si innesta il modello bolognese di Bartolomeo Cesi e di LudovicoCarracci e in minor misura quello fiorentino del Cigoli.
Esempio ulteriore, di nuovo in provincia, è la pala dei ...
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GUERRIERI, Giovanni Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Fossombrone nel 1589 da Ludovico e Vittoria Draghi (Vernarecci, p. 4). Il padre, dottore in legge, notaio dal 1587 al 1617, godette di ottima stima [...] orante, anch'esso in S. Filippo a Fossombrone, si è voluto cogliere un'eco della pala dei Ss. Orso ed Eusebio di LudovicoCarracci, inviata nel 1613 nel duomo di Fano e del S. Paolo nell'atto di resuscitare Eutichio di Lorenzo Garbieri in S. Pietro ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] , seppure ancora pieno di quel bolognese calore umano, di quel pathos rattenuto ch'è anche una caratteristica di contemporanei come LudovicoCarracci e il primo Reni, che al C. è debitore. I nudi sono evitati con cura (egli soleva dire: "la loro ...
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BENEFIAL, Marco
Evelina Borea
Nacque a Roma nel 1684 da genitori di origine francese. Dimostrò fin da giovanissimo attitudine alla pittura e fu affidato pertanto all'insegnamento di Bonaventura Lamberti, [...] Boccapaduli all'Aracceli, tra il 1726 e il 1732, Suoi capolavori, di un patetico naturalismo che rammenta LudovicoCarracci e il Guercino.
Raggiunta verso il 1730 la pienezza del proprio stile, l'irrequieto pittore poteva tuttavia contraddire ...
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CAGNACCI (Cagnaccio, Cagnazzi, Canalassi, Canlassi), Guido (Guidobaldo)
Sandra Vasco
Nato il 13 genn. 1601 a Sant'Arcangelo di Romagna, fu battezzato il 20 gennaio di quell'anno come si apprende dall'atto [...] affermare con sicurezza, chi sia stato a Bologna il primo maestro del C.; secondo il Malvasia, Guido Reni; per lo Scannelli, LudovicoCarracci. Al termine dell'apprendistato il C. si recò due volte a Roma: nel suo testamento (28 genn. 1643), il padre ...
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CAVEDONI (Cavedone), Giacomo
Maria Angela Novelli
Figlio di Pellegrino, di Sassuolo, modesto decoratore garzone di Domenico Carnevale (Vedriani, p. 121), venne battezzato a Sassuolo il 14 apr. 1577. [...] in S. Maria dei Mendicanti (L'Eterno divide gli eletti dai reprobi) che dimostra l'adesione ai modi di LudovicoCarracci, interpretati secondo una rigorosa sintesi formale. Tipica del C. è la semplificazione delle forme, squadrate e schematizzate all ...
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