STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] di mantenere l'unità dell'Impero franco (aveva riconosciuto come re in Francia Eude conte di Parigi; in Provenza, LudovicoilCieco figlio di Bosone; nel Giura, Rodolfo, figlio di Corrado conte di Auxerre, e in Italia Berengario, marchese del Friuli ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] intera rappresentanti Paolo alla lapidazione di s. Stefano, condotto cieco a Damasco e in atto di predicare; un analogo ciclo palazzo imperiale con il racconto delle "grandi e coraggiose gesta dell'uomo", fino al regno di Ludovicoil Pio; anche una ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 15 marzo 1444. Destinato sin dalla nascita alla carriera [...] il G. vi morì il 21 ottobre dello stesso anno, assistito sino all'ultimo dal fratello, il protonotario Ludovico.
Il poeta improvvisatore nella "familia" del cardinale F. G.: Francesco Cieco da Firenze, in Italia medioevale e umanistica, XX (1977), pp ...
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FIESCHI, Ibleto (Ibletto, Obietto)
Giovanni Nuti
Nacque nel 1435, probabilmente a Genova, da Gian Luigi del ramo di Torriglia della potente famiglia genovese e da Luisetta (o Lucetta) di Rollando Fregoso; [...] ordita dal Sanseverino per uccidere Bona di Savoia e Cieco Simonetta; scoperta la trama per la delazione di s.; A. M. Boldorini, Una fonte ined. sulla visita di Ludovicoil Moro a Genova nel 1498, in Documenti sul Quattrocento genovese, Genova 1966 ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] alle porte della basilica di S. Pietro. Nel cieco impeto della demolizione andarono in pezzi e furono arse al matrimonio con l'amante Waldrada. Dell'856 è il convegno nel quale ad Orbe nel Vallese Ludovico II s'incontrò con Lotario II e con Carlo per ...
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BERNARDO
Zelina Zafarana
Priore della basilica lateranense dopo il 1139, come tale (prima, quindi, del 1145, data della sua elevazione al cardinalato) compose l'Ordo Officiorum ecclesiae Lateranensis; [...] fatto accecare un chierico; Bernardo di Hildesheim, vecchio e cieco, rassegnò le sue dimissioni nelle mani dei legati. Alla seguì Alessandro III in Francia. La prima legazione che il pontefice annuncia a Ludovico VII doveva essere affidata a B. e a ...
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BERTOZZI, Ludovico Agostino
Giuseppe Pignatelli
Nato il 29 nov. 1704 a Fano, compì i primi studi a Roma, ove fu paggio nobile di una ragguardevole famiglia romana. Entrato fra i canonici regolari della [...] volontà di martirio, dal 1787circa divenne quasi completamente cieco; il governo della diocesi passò di fatto nelle mani del una lettera di E. Degola al Grégoire in cui si fa il nome del B. come di uno dei possibili sottoscrittori di una lettera ...
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ALALEONI (Aglioni, Alallona, de Alaleonibus), Bartolomeo
Mario Pericoli
Nacque a Fermo da Angelo, verso la fine del sec. XIV. Entrato nell' Ordine benedettino e laureatosi in diritto canonico, fu abate [...] , risolta il 7 sett. 1419 da una sentenza data in Firenze da Ludovico di Paolo il governo della diocesi dal 1466 in poi, essendo l'A. divenuto cieco. Il 12 febbr. 1467 egli rinnovò il testamento, già fatto nel 1444 e rinnovato nel 1454. Morì il ...
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