Uomo politico ed economista francese (Salins, Giura, 1808 - Parigi 1893); capitano del genio, si dimise nel 1831 per farsi propagandista delle idee socialiste di F.- M.-Ch. Fourier in periodici e in tutta [...] costituente nel 1848, e poi a quella legislativa, fu, insieme ad altri capi socialisti, accanito avversario di LuigiNapoleone Bonaparte. Coinvolto nel moto rivoluzionario del giugno 1849, fu costretto ad esulare. Cercò di realizzare il falansterio ...
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Poeta e erudito (Amsterdam 1756 - Haarlem 1831). Avvocato all'Aia, fautore dei principi d'Orange, costretto a lasciare l'Olanda alla proclamazione della Repubblica batava (1795), visse in Inghilterra e [...] in Germania. Ritornò in Olanda nel 1806, protetto da LuigiNapoleone. Scrisse una Ode aan Napoleon (1806). Dal 1817 al 1827 fu docente a Leida di storia nazionale. Oltre a innumerevoli poesie, scrisse tre tragedie, un'epopea incompiuta, De Ondergang ...
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Diplomatico e uomo politico francese (Walewice, Lódź, 1810 - Strasburgo 1868); figlio naturale di Napoleone I e della contessa Walewska (Maria Łączyńska, moglie del conte Anastasy Colonna Walewski). Dopo [...] 'esercito francese e più tardi nel servizio diplomatico. Inviato in Uruguay e Argentina (1847), sotto la presidenza di LuigiNapoleone fu plenipotenziario a Firenze (1849), a Napoli (1850) e ambasciatore a Londra (1851). Nominato senatore e ministro ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] Sardegna (pace di Milano). Si dimise in seguito allo scioglimento del governo da parte di LuigiNapoleone (31 ott. 1849). Coinvolto nella lotta tra LuigiNapoleone e l'Assemblea costituente per la revisione dell'art. 45 della Costituzione sulla non ...
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Uomo politico e storico francese (Marsiglia 1797 - Parigi 1877). Titolare di vari dicasteri sotto Luigi Filippo d'Orléans (1832-48), fu poi (1848-51) sostenitore di LuigiNapoleone fino al colpo di Stato. [...] costretto alle dimissioni. Deputato dopo la rivoluzione del febbr. 1848, sostenne l'elezione alla presidenza della Repubblica di LuigiNapoleone, ma, passato all'opposizione dopo il colpo di stato di quest'ultimo, fu imprigionato ed esiliato (1851-52 ...
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Uomo politico inglese (Broadlands, Hampshire, 1784 - Brocket Hall, Hertfordshire, 1865). Deputato tory, poi vicino ai liberali di G. Canning, come ministro degli Esteri sostenne i movimenti liberali europei [...] Camere e la diffidenza della regina lo travolsero (1851) dopo che egli ebbe esaltato il colpo rivoluzionario di LuigiNapoleone. Dimessosi J. Russell (1851), P. fu ministro degli Interni nel ministero di coalizione Aberdeen; caduto questo gabinetto ...
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Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo [...] contro le tribù della Piccola Cabilia, che riuscì a sottomettere. Ministro della Guerra, favorì il colpo di stato di LuigiNapoleone del 2 dicembre. Ne fu ricompensato (1852) col titolo di maresciallo di Francia e la carica di grande scudiere ...
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Uomo politico francese (Riom 1814 - Parigi 1884). Avvocato, deputato alla Costituente (1848) e alla Legislativa (1849), si schierò con i bonapartisti; ministro della Giustizia, dopo l'elezione del principe [...] LuigiNapoleone alla presidenza della Repubblica, fu uno dei principali artefici della politica che condusse al colpo di stato del 2 dic. 1851. Ministro dell'Agricoltura (1855), senatore (1856), fu incaricato di varî negoziati diplomatici, come il ...
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Generale (Parigi 1783 - ivi 1853), combatté con Napoleone in Italia (1797), in Prussia (1806), in Austria (1809) e a Waterloo (1815); tra i fidi di Napoleone, lo seguì nell'esilio e in due libri di memorie [...] (in collaborazione con G. Gourgaud, pubbl. 1823 e segg.). Partecipò nel 1840 al tentativo di restaurazione bonapartista di LuigiNapoleone a Boulogne e fu imprigionato fino al 1847 nel forte di Ham. Deputato della Seconda Repubblica, si tenne in ...
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Pittore (Arnhem 1790 - Napoli 1837). Grazie all'appoggio di LuigiNapoleone fu a Parigi (1808-11), allievo di J.-V. Bertin e J.-X. Bidauld, e poi a Roma. A Napoli dal 1815, aprì una scuola di pittura (1820) [...] e, dal 1824, insegnò pittura di paesaggio al Reale istituto di belle arti. Superato il vedutismo d'impronta classicista della sua formazione, dal 1830 circa P., certamente al corrente delle esperienze ...
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murattismo
s. m. – Movimento che, dopo l’avvento in Francia di Luigi Napoleone (1851), caldeggiò, nella speranza di un suo appoggio alla lotta antiborbonica, la restaurazione della dinastia dei Murat ‹mürà› nel regno delle Due Sicilie, nella...
vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. le vergini, le suore, le monache; I’...