. Così venne chiamato in Francia uno dei nostri più celebri comici dell'arte del Seicento, Domenico Giuseppe Biancolelli, ammiratissimo come Arlecchino (v.). Di suo padre Francesco Biancolelli, anch'esso [...] con cui si sarebbe trovato a Vienna nel 1661, quando Luigi XIV invitò il giovane attore a Parigi. Quivi dal 1660 nel 1734.
Bibl.: V. La bibliografia già indicata alla voce commedia dell'arte, e soprattutto L. Rasi, I comici italiani, Firenze 1894-99. ...
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Comico, nato a Napoli il 9 novembre 1608 e morto a Parigi il 7 dicembre 1694. Era figlio di un capitano di cavalleria; abbandonato a sé stesso, visse di espedienti fino a quando, a Fano, riuscì a farsi [...] , dove recita la compagnia diretta da Molière. È in questo periodo che Luigi XIV mostra la sua viva predilezione per il comico e gli assegna una storico-critica di P. Lacroix), Parigi 1831; L. Rasi, I comici italiani, Firenze 1894 segg. pp. 888-912 ...
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Di Ferrara (1575-1645?); attore comico di molto grido nella commedia dell'arte (sostenne la maschera faceta di Frittellino). Diresse la compagnia degli Accesi, poi passò a quella dei Fedeli (eredi dei [...] a Roma s'occupò della formazione d'una compagnia per la corte di Luigi XIII. Nel 1614 fu a Vienna e l'imperatore Mattia I lo ) e L'amico tradito (Venezia 1633 [o 1644?]).
Bibl.: L. Rasi, Diz. dei comici italiani, Torino 1897-1905; A. Bartoli, Scenari ...
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Attrice, nata a Milano nel 1809, morta a Roma nel 1894: fra le più celebri dell'epoca romantica. Fu esaltata in prosa e in rima da Gioacchino Belli, Giovanni Prati, G. B. Niccolini, dal Pellico e dal Rossini. [...] temperamento artistico di prim'ordine, che Giuseppe De Marini e Luigi Vestri, suoi compagni anziani nella Compagnia reale di Napoli, che le permetteva di recitare senza suggeritore.
Bibl.: L. Rasi, I comici italiani, I, Firenze 1897; G. Costetti ...
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Era figlio di Francesco Belli, nipote del precedente. Nacque a Foligno nel 1844, fu da giovanetto accolto da Meneghino Moncalvo e da Giorgio Duzzi; assunto, nel 1862, da Luigi Bellotti-Bon come secondo [...] che detestava. Fu un vero maestro della truccatura. Innumerevoli furono le sue interpretazioni in ogni genere del repertorio comune di quel trentennio, dal '60 Al '90. Morì nel 1903 a Viù (Torino).
Bibl.: L. Rasi, I Comici italiani, I, Firenze 1894. ...
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. È il nome antonomastico del capocomico miserabile, del "guitto"; il nome fonicamente sgradevole e buffo sembra essere stato quello di un Luigi A. che sosteneva la maschera di Stenterello nella compagnia [...] , salirono alla luce della notorietà quasi tutti i migliori "comici", siano stati "figli d'arte" o ragazzi scappati da casa per la smania del teatro.
Bibl.: L. Rasi, I comici italiani, Firenze 1897; G. Costetti, Bozzetti di teatro, Bologna 1884. ...
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Figlio di Valentino, attore e capocomico, e di Adelaide Pasquali, percorse tutti i ruoli nella compagnia paterna, ma poté solo nel 1860 con lo Sterni, e poi dal 1861 al 1866 con l'Alberti ai Fiorentini [...] dal 1867 al 1872 fu in Compagnia Morelli con Pia Marchi e Luigi Monti. Fu "brillante", fino al grottesco e al buffonesco, e 'invincibile avversione per i versi. Tradusse moltissime commedie francesi.
Bibl.: L. Rasi, I comici italiani, I, Firenze 1894. ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] di S. Andrea", per la fabbricazione di rasi "ad uso orientale". La fabbrica risultava dotata nel Silvia Gramigna - Annalisa Perissa, Venezia 1981, pp. 5-24.
37. Luigi Einaudi, L'economia pubblica veneziana dal 1736 al 1755, "La Riforma Sociale", ...
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Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] transiti commerciali nelle città olandesi (19). Del resto anche Luigi XI e l'imperatore Massimiliano si diedero non poco da fare con pesanti carichi di seta, di taffetà, di mussole e rasi grezzi, ma anche di profumi, belletti, pietre preziose e ...
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Intraprese produttive in Terraferma
Ivo Mattozzi
L’economia veneziana dal rischio di collasso alla resistenza
Negli anni 1632-1636 i governanti, i mercanti, gli artigiani sopravvissuti alla morìa pestilenziale [...] ordito dei tessuti di gran pregio come i drappi e i rasi veneziani. Un mulino aveva bisogno di un numero minimo di e filatoi a mano: Venezia (1550-1600), in AA.VV., Studi in memoria di Luigi Dal Pane, Bologna 1982, p. 373 (pp. 371-389), che cita da A ...
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