GIUSTINIANI, Lorenzo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Napoli nel giugno 1761, da Michelangelo e da Girolama Martini. Il padre, architetto rinomato, aveva tra l'altro costruito - su disegno [...] di L. Vanvitelli - il convento dei missionari di S. Vincenzo de' Paoli e curato la sistemazione della casa e chiesa dei padri missionari ai Vergini, mentre il fratello Luigi si era costituito una rinomata collezione di dipinti. Dopo i primi studi il ...
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PISTOCCHI, Giuseppe
Davide Righini
PISTOCCHI, Giuseppe. – Nacque a Faenza il 12 gennaio 1744 da Antonio, stuccatore e decoratore di finti marmi appartenente a una famiglia con lunghe tradizioni artigiane, [...] fratelli i pittori Luigi e Lodovico (Morri, 1839, p. 14).
Lavorò presso l’architetto faentino Giuseppe Boschi detto il Carloncino, ma nel 1762 si recò a Roma per continuare la sua formazione presso Carlo Murena, collaboratore del Vanvitelli e fra gli ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] cadendo quasi sempre in semplici opere di accademia, come Luigi Amici col monumento a Gregorio XVI in S. Pietro, Consulta del Fuga, la villa e il Palazzo reale di Caserta del Vanvitelli e, di poco più tarde, la sistemazione della Villa dei Cavalieri ...
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ROCOCÒ, Stile
Giuseppe SAMONA'
Rosanna TOZZI
Si diede questo nome nel sec. XVIII a particolari architetture rustiche, dette in Francia rocaille, caratteristiche dei periodi seicenteschi e settecenteschi: [...] nuovo stile, p. es., a Versailles la chiesa di S. Luigi, a Parigi S. Rocco; negl'interni delle chiese si trova con J. James e C. Campbell, in Italia con G. B. Piranesi, L. Vanvitelli, F. Fuga, N. Salvi, in Russia con i tanti italiani, dal Trezzini al ...
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SIPARIO
Valerio Mariani
Dei varî generi di tendoni e teloni teatrali, s'intende con questo termine, particolarmente, quella superficie di tela dipinta che, all'altezza del proscenio, s'alza o s'abbassa [...] è il bel sipario ideato, con il proscenio, da L. Vanvitelli, forse con la collaborazione di Carlo Bibiena, per il teatro improvvisato Lodovico, ora San Marco, a Livorno, dipinto da Luigi Ademollo: telone di notevole impianto compositivo, nel gusto ...
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Guerra, catastrofi e memorie del territorio
Gabriella Gribaudi
La memoria, le memorie
In questi anni memoria è parola diffusa, quasi abusata. Viene utilizzata per indicare fenomeni estremamente differenziati, [...] condanna mite e la grazia concessa dal presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, nel 1949 (Porzio 2011). Nel 1952 venne realizzato Foà, Vittorio Gallichi raccontano della classe nella scuola Vanvitelli in cui furono radunati in quanto alunni ebrei. ...
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Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] work 1984-85, in Vito Acconci, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, a cura di A. Barzel, 1991, catalogo sicura, 2001). Le stazioni più riuscite sono certamente Dante, Vanvitelli e Rione Alto. Nella prima, dove ci accoglie la parete ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] (G. Medrano, 1737), il teatro della reggia di Caserta (L. Vanvitelli, 1751-1758): e più tardi avrebbero avuto buon diritto di entrarvi il Teatro Rivoluzione: il processo, nel novembre 1792, a Luigi XVI, conclusosi con l'esecuzione capitale del ...
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Ospedale
Anna Laura Palazzo
Eugenia De Luca
Antonino Iaria
Il termine ospedale (derivato del latino hospitale, neutro sostantivato dell'aggettivo hospitalis, "ospitale", con il senso di "alloggio [...] diversi lebbrosari e un singolare ospizio per ciechi, fondato da Luigi IX per dare rifugio a 300 invalidi con i propri porto di Ancona, realizzato nel 1781 su un precedente progetto del Vanvitelli, avamposto di un'area di colmata verso il mare, è ...
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CONTINI, Giovan Battista
Hellmut Hager
Figlio di Francesco e di Agata Baronio, nacque a Roma il 7 maggio 1642 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parr. di S. Tommaso in Parione), Ebbe la prima formazione [...] divenne principe dell'Accademia di S. Luca, succedendo a Luigi Garzi in una funzione tarito prestigiosa quanto indicativa della pp. 22, 26 n. 27), che venne poi chiusa dal Vanvitelli. Disegnì per l'urna di s. Rita vengono menzionati nell'Inventario ...
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