Uomo politico (Bar-sur-Aube 1761 - Bagneux 1835); membro dell'Assemblea Legislativa nel 1791, il colpo di stato napoleonico gli aprì la strada degli onori: prefetto, poi ministro delle Finanze nel regno [...] di Vestfalia, nel 1810 fu creato conte dell'Impero. Ciò non gli impedì di salutare in LuigiXVIII il liberatore; ministro degli Interni nel governo provvisorio (1814), ebbe sotto il re la direzione generale della polizia e poi (1815) il portafoglio ...
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Generale (Saint-Fortunat, Ardèche, 1759 - Parigi 1842). Si segnalò come generale di brigata nell'armata dei Pirenei orientali e nell'armata d'Italia (a Montenotte, Lodi e Arcole); poi (1798-1801) fu in [...] guardie nazionali dei dipartimenti del Nord finché dovette capitolare in mano degli Alleati, a Gorkum (20 febbr. 1814). Da LuigiXVIII fu nominato pari di Francia (1814), ma destituito da tale carica l'anno dopo per essersi schierato per Napoleone ...
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Generale (Tours 1758 - Saint-Quentin, Loir-et-Cher, 1833). Si segnalò nelle guerre della Rivoluzione e dell'Impero; avendo trattato e sottoscritto con il generale P.-A. Dupont, durante la guerra di Spagna, [...] (22 luglio 1808), incorse nelle ire di Napoleone, che lo fece incarcerare e poi confinare a Tours. Alla Restaurazione LuigiXVIII lo richiamò in servizio e lo nominò marchese e pari di Francia (1819). Pubblicò una Relation des principaux sièges faits ...
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Generale (Parigi 1772 - Metz 1820); aiutante di campo di B. Joubert, fece poi parte dello S. M. del gen. Augereau; si segnalò in particolare ad Austerlitz e a Lubecca (6 nov. 1806). Generale di brigata [...] e poi a Wagram; gen. di divisione (1811), fu alla battaglia della Moscova e nella ritirata da Mosca; nel 1813 cedette Dresda dopo ostinata resistenza. Si sottomise a LuigiXVIII nel 1814; al servizio di Napoleone durante i Cento giorni, tornò sotto ...
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Generale (Colmar 1772 - Rheinweiler, Baden, 1821). Servì nelle armate del Reno e della Mosella; dopo Austerlitz (1805) fu promosso generale di divisione; partecipò alla campagna di Russia (1812), sostenendo [...] , ma poi seguì Napoleone nei Cento giorni, senza poter impedire peraltro che i nemici passassero il Reno. Fece poi sottomissione a LuigiXVIII, che (1819) lo nominò pari di Francia e primo ciambellano (1820); lasciò dei Mémoires (postumi, 1823). ...
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Teologo ed erudito gesuita (Issoudun, Indre, 1704 - Bourges 1782); terminò i volumi 11-12 dell'Histoire de l'église gallicane, iniziata da J. Longueval, e ne compose i volumi 13-18 (per gli anni 1320-1559; [...] (1745-62) i Mémoires de Trévoux; alla soppressione della Compagnia si recò a Rastadt, poi a Basilea, ma nel 1774 ritornò in Francia e fu precettore dei figli (poi Luigi XVI e LuigiXVIII) del Delfino. Tradusse i Salmi e scrisse opere ascetiche. ...
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Uomo politico (Rouen 1760 - Montigny, Dieppe, 1829). Avvocato generale al parlamento di Parigi prima dello scoppio della Rivoluzione, si recò (1791) all'estero per favorire la fuga di Luigi XVI. Ritornato [...] l'elezione a membro del Consiglio dei Cinquecento e non accettò le cariche offertegli da Napoleone. Al ritorno dei Borboni, LuigiXVIII lo nominò cancelliere di Francia e presidente della camera dei Pari. Nel 1815 presiedette la corte che giudicò il ...
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Realista (Saint-Aubin-de-Beaubigné 1777 - Pont-des-Mathes 1815), figlio di Henri-Louis-Auguste, emigrò durante la Rivoluzione, si arruolò nell'esercito del Condé e poi combatté per gli Inglesi a San Domingo. [...] inviti del governo imperiale per entrare nell'esercito, e (1813) organizzò un partito realista. Nel 1814 accolse LuigiXVIII a Calais e, durante il periodo napoleonico dei Cento giorni, capitanò una sommossa vandeana, cadendo ucciso in battaglia ...
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Figlio (Parigi 1736 - ivi 1818) di Louis-Henri, si distinse durante la guerra dei Sette anni. Scoppiata la rivoluzione, subito dopo la presa della Bastiglia (14 luglio 1789), emigrò e costituì a Worms [...] di nobili francesi emigrati. Tenuto in disparte dalle potenze coalizzate contro la Francia, sciolse il suo esercito nel 1801 e si recò in Inghilterra. Rientrato in Francia nel 1814, ebbe da LuigiXVIII la carica di colonnello generale della fanteria. ...
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Uomo politico (Grenoble 1735 - Lione 1826). Ministro di stato senza portafoglio dal 1788, dopo la presa della Bastiglia sostituì M. de Villedeuil come segretario di stato della casa reale (affari interni). [...] Attaccato duramente da Mirabeau, solo alla fine del dic. 1790 si dimise. Emigrato, nel 1795 ebbe l'incarico di ministro della casa reale di LuigiXVIII; rientrato in patria nel 1814, fu nominato pari di Francia (1815). ...
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dottrinario
dottrinàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. di dottrina]. – 1. Chi o che si attiene rigidamente ai principî della sua dottrina, perdendosi nelle astrazioni teoriche; per estens., di persona più teorica che pratica o incapace di vedere...
ultra2
ultra2 〈ültrà〉 s. m. e f., fr. [dalla prep. lat. ultra «oltre»] (pl. ultras 〈ültrà〉). – 1. Nella Francia della Rivoluzione ha originariamente indicato, come abbrev. di ultrarévolutionnaire, ultrapatriote, ecc., chi spingeva all’eccesso...