Teologo ed erudito gesuita (Issoudun, Indre, 1704 - Bourges 1782); terminò i volumi 11-12 dell'Histoire de l'église gallicane, iniziata da J. Longueval, e ne compose i volumi 13-18 (per gli anni 1320-1559; [...] (1745-62) i Mémoires de Trévoux; alla soppressione della Compagnia si recò a Rastadt, poi a Basilea, ma nel 1774 ritornò in Francia e fu precettore dei figli (poi Luigi XVI e LuigiXVIII) del Delfino. Tradusse i Salmi e scrisse opere ascetiche. ...
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Uomo politico (Rouen 1760 - Montigny, Dieppe, 1829). Avvocato generale al parlamento di Parigi prima dello scoppio della Rivoluzione, si recò (1791) all'estero per favorire la fuga di Luigi XVI. Ritornato [...] l'elezione a membro del Consiglio dei Cinquecento e non accettò le cariche offertegli da Napoleone. Al ritorno dei Borboni, LuigiXVIII lo nominò cancelliere di Francia e presidente della camera dei Pari. Nel 1815 presiedette la corte che giudicò il ...
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Realista (Saint-Aubin-de-Beaubigné 1777 - Pont-des-Mathes 1815), figlio di Henri-Louis-Auguste, emigrò durante la Rivoluzione, si arruolò nell'esercito del Condé e poi combatté per gli Inglesi a San Domingo. [...] inviti del governo imperiale per entrare nell'esercito, e (1813) organizzò un partito realista. Nel 1814 accolse LuigiXVIII a Calais e, durante il periodo napoleonico dei Cento giorni, capitanò una sommossa vandeana, cadendo ucciso in battaglia ...
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Figlio (Parigi 1736 - ivi 1818) di Louis-Henri, si distinse durante la guerra dei Sette anni. Scoppiata la rivoluzione, subito dopo la presa della Bastiglia (14 luglio 1789), emigrò e costituì a Worms [...] di nobili francesi emigrati. Tenuto in disparte dalle potenze coalizzate contro la Francia, sciolse il suo esercito nel 1801 e si recò in Inghilterra. Rientrato in Francia nel 1814, ebbe da LuigiXVIII la carica di colonnello generale della fanteria. ...
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Uomo politico (Grenoble 1735 - Lione 1826). Ministro di stato senza portafoglio dal 1788, dopo la presa della Bastiglia sostituì M. de Villedeuil come segretario di stato della casa reale (affari interni). [...] Attaccato duramente da Mirabeau, solo alla fine del dic. 1790 si dimise. Emigrato, nel 1795 ebbe l'incarico di ministro della casa reale di LuigiXVIII; rientrato in patria nel 1814, fu nominato pari di Francia (1815). ...
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Abate e uomo politico francese (Marsan, Gers, 1756 - Cirey-sur-Blaise, Marna, 1832). Deputato del clero agli Stati generali del 1789, difese gli antichi privilegi; avverso alla costituzione generale del [...] clero, emigrò in Inghilterra; successivamente, alla prima restaurazione (1814) fu il portavoce di LuigiXVIII presso la commissione di redazione della Carta costituzionale. Pari di Francia (1815), membro dell'Accademia (1818), fu creato duca nel 1821 ...
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Generale e scrittore militare (Dourdan, Eure-et-Loire, 1765 - ivi 1824). Ufficiale di marina, aderì alla Rivoluzione e divenne ispettore generale delle coste (1794); poi da LuigiXVIII fu nominato maresciallo [...] di campo e storiografo del ministero della Guerra. Tra le opere: Le temple de la gloire, ou les fastes militaires de la France depuis le règne de Louis XIV jusqu'à nos jours (1819) ...
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Secondogenito (Versailles 1778 - Parigi 1820) di Carlo X di Francia. Emigrato all'epoca della Rivoluzione, sposò (1801) l'inglese Anna Brown; ma non avendo voluto la sua famiglia, tornata sul trono di [...] Francia, riconoscere il matrimonio, nel 1816 sposò Maria Carolina di Napoli. Il suo assassinio, all'uscita dell'Opéra per mano di L.-P. Louvel, determinò una recrudescenza antiliberale nella politica di LuigiXVIII. ...
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Diplomatico francese (1762-1839), figlio di Victor-Maurice; emigrato col padre, divenne l'agente diplomatico del pretendente, il futuro re LuigiXVIII. Alla Restaurazione, durante la quale fu creato pari [...] di Francia (1815), marchese (1817) e poi duca (1828), fu ambasciatore a Berlino (1814), a Vienna (1815-28) e partecipò ai congressi della Santa Alleanza (Aquisgrana, Troppau, Lubiana e Verona) ...
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Generale francese (Ham 1775 - Parigi 1825), combatté nelle armate rivoluzionarie del Nord e del Reno, partecipò alla difesa dei Dardanelli (1807) e intervenne in Spagna (1809-11). Caduto Napoleone, ebbe [...] cariche e riconoscimenti anche da LuigiXVIII, ma fu di nuovo con Napoleone a Waterloo, ove fu ferito. Deputato liberale dal 1819, fu vivace sostenitore dei principî liberali. ...
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dottrinario
dottrinàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. di dottrina]. – 1. Chi o che si attiene rigidamente ai principî della sua dottrina, perdendosi nelle astrazioni teoriche; per estens., di persona più teorica che pratica o incapace di vedere...
ultra2
ultra2 〈ültrà〉 s. m. e f., fr. [dalla prep. lat. ultra «oltre»] (pl. ultras 〈ültrà〉). – 1. Nella Francia della Rivoluzione ha originariamente indicato, come abbrev. di ultrarévolutionnaire, ultrapatriote, ecc., chi spingeva all’eccesso...