BELLENGHI, Lodovico
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza da Francesco e da Annunziata Carroli nella parrocchia di S. Agostino il 6 luglio 1815. Seguì i corsi nella locale scuola di disegno, dapprima con P. [...] , con contorni taglienti e chiaroscuro accentuato, per finire con una pittura di tocco e velature, più ariosa e luminosa. Notevoli per acume psicologico ed evidenza plastica sono alcuni dei molti suoi ritratti ed autoritratti, vari dei quali sono ...
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LORENZETTI, Ambrogio
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato tra il 1319 e il 9 ag. 1348, quando, durante la pestilenza che infuriò in tutta Europa, fece [...] sugli esiti della pittura di Giotto, pur proponendo una Vergine in posa arcaicamente frontale, in cui la monumentale e luminosa corposità si appella direttamente ad Arnolfo di Cambio. Che in quegli anni il pittore fosse a Firenze lo testimonia anche ...
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BARBIERI, Protaso (Portaso)
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza probabilmente verso il 1620 e vi morì dopo il 1670.Trascurato dal Carasi nelle sue Pubbliche pitture di Piacenza (1780), il suo nome in [...] di Piacenza). L'intonazione generale è completamente rinnovata, quasi settecentesca, con buoni risultati non soltanto nella trasparenza luminosa delle ombre, ma anche nel paesaggio di fondo, trattato con bravura. E', probabile che un giorno gli ...
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INNOCENTI, Camillo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma, il 14 giugno 1871, secondogenito di Augusto, avviato architetto, e di Enrica Santarelli. Solo dopo il completamento degli studi classici al liceo E.Q. [...] del popolo nel costume locale (Ascoli Piceno, Museo comunale), conobbe E. Tito, da cui trasse l'esempio di una pennellata più luminosa e leggera. Nello stesso anno, dopo che una sua Sacra Famiglia (ripr. in L'Illustrazione italiana, 24 dic. 1899, p ...
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DE BERNARDI, Domenico
Rosella Siligato
Nacque a Besozzo (Varese) il 21 febbr. 1892 da Francesco, industriale, e dalla contessa Enrichetta Brunetta d'Usseaux. Conseguita la licenza liceale, s'iscrisse [...] dal naturalismo romantico per un segno più sintetico con cui costruire vedute ampie e ariose, per una tavolozza più luminosa e varia, sensibile ai mutamenti del luogo e dell'atmosfera. Rinnovamento cromatico che raggiunse toni ancor più tersi e ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] una siffatta continuità, c'è un momento, nel quale questa malinconia dei F. dà luogo d'un tratto, come in una luminosa parentesi, a un'ispirazione nuova e del tutto diversa: quasi che, per una sorta di naturale compensazione, le prospettive d'arte ...
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BAGNATO, Giovanni Gaspare
Rossana Bossaglia
Nacque il 13 giugno 1696 a Landau (Palatinato) da famiglia originaria di Como. Esplicò la sua intensissima attività d'architetto in Germania e nella Svizzera [...] in età giovanile, probabilmente perché più liberamente legate alla tradizione barocca: cosi la facciata del castello di Altshausen, luminosa e varia, l'elegante androne con scale nel castello di Buchau e il discusso castello di Meersburg.
Opere ...
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FISCHETTI, Odoardo
Francesca Bertozzi
Figlio di Fedele e di Maria Anna Borrelli, non si conoscono i suoi estremi anagrafici; la sua nascita, avvenuta presumibilmente a Napoli, si può far risalire ad [...] decide l'operazione e segue la partenza delle truppe. Con lui è il generale Lamarque, che guiderà l'attacco. La luminosa rappresentazione della veduta tra Capri e Massa Lubrense costituisce lo sfondo sul quale si stagliano i personaggi, analizzati e ...
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PASTORIS, Federico
Matteo Piccioni
– Nacque nel maggio del 1837 ad Asti, da Paolo e da Giulia Teresa Micheletti, figlia di Irene Lagrange, nipote del noto matematico. Suo nonno Carlo Luigi Pastoris, [...] si concedeva degli spazi di autonomia e libertà espressiva con dipinti che si caratterizzavano per una resa atmosferica netta e luminosa non immune dalle influenze di Bertea e Signorini. Ciononostante, in quegli anni, ad esclusione di Uno studio dal ...
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PASQUALOTTO, Costantino, detto il Costantini
Chiara Bombardini
PASQUALOTTO, Costantino, detto il Costantini. – Nacque a Vicenza il 31 marzo 1681 (Cappiello, 1974-1975, p. 26) e iniziò la sua carriera [...] il legame con l’arte di De Pieri, appare evidente solo nella maturità di Pasqualotto, «ai tempi dei dipinti vivaci e luminosi, di quella che possiamo chiamare la seconda maniera del maestro» (Cappiello, 1974-1975, p. 35).
L’attività del Costantini fu ...
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