Pittore (n. Roma forse 1693 - m. 1741). Dipinse con vivacità vedute e paesaggi animati di figurine alla maniera dei Bamboccianti riprendendo la tradizione del paesaggio arcadico e pastorale del Seicento, [...] ma usando una tavolozza luminosa ed elegante. Fra le sue opere, a Roma: Scena archeologica romana, Galleria nazionale di arte antica; Paesaggio con fiume e ponte e La festa della vendemmia, galleria Pallavicini. Opere in varie collezioni europee. ...
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Pittore (Roma 1897 - ivi 1982). Fece parte col padre Amedeo detto Momo (n. 1874 - m. 1922) dei XXV della Campagna romana. D'impostazione tonale, in paesaggi e nature morte procede con una tavolozza vibrante [...] e luminosa, che rivela un'ascendenza in A. Spadini e ancor più nella rimeditazione toscana della lezione post-impressionista che fa capo ad A. Soffici. Eseguì affreschi nel complesso della "Repubblica dei ragazzi" presso Civitavecchia (1946-48). ...
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DISEGNO
C. A. Petrucci
R. Bianchi Bandinelli
Base del d. è la linea, la quale non esiste né in natura né nel senso. L'occhio infatti percepisce macchie di diverso colore e di diversa intensità luminosa [...] soprattutto visivo e precisamente dalla considerazione delle apparenze piatte sulla retina. È soprattutto il disegno del momento luminoso. La espressione di forma è affidata quasi completamente ai valori, cioè alla esatta valutazione dell'intensità ...
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Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti [...] femminili eseguiti alla corte aragonese di Napoli, caratterizzati da una sottile vibrazione luminosa, accordata all'astrazione formale. L. fu anche in Francia (1461-66), dove fra i primi diffuse il gusto rinascimentale italiano.
Vita e attività
La ...
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Decoratore italiano (Firenze 1877 - Parigi 1932). Dal 1900 lavorò a Parigi, occupandosi soprattutto d'illuminazione: illuminazione permanente a luce diffusa di place de la Concorde, Arco di Trionfo, Colonna [...] Vendôme, Torre Eiffel; illuminazione di Notre-Dame per il centenario del romanticismo (1930); riproduzione luminosa del tempio di Angkor per l'esposizione coloniale del 1932, ecc. ...
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CHIAROSCURO
R. Bianchi Bandinelli
Dal Vocabolario toscano dell'Arte del Disegno di Filippo Baldinucci (1681) al più recente Dizionario Enciclopedico (1956) il valore del termine ch appare duplice. Lo [...] particolare effetto pittorico che tende a rendere il rilievo, il volume e le particolarità di una forma rispetto alla sorgente luminosa che l'investe, per mezzo del graduale variare del tono dei colori e fino all'applicazione dei lumi (piccole zone ...
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Pittore olandese (Ladtorp 1819 - Grenoble 1891). Le sue prime opere sono nel gusto della scuola paesistica dell'Aia, ma, passato in Francia, subì fortemente l'influsso di Corot, di Boudin e dei pittori [...] di Barbizon. Dimorò a Parigi (1860-70) pur recandosi spesso a lavorare sulla costa normanna, di cui amava l'atmosfera luminosa e rarefatta; dal 1878 dimorò a Côte-Saint-André, presso Grenoble. Dopo una vita misera, morì nel manicomio di Grenoble. Pur ...
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Scultore svizzero (Berna 1880 - Zurigo 1950). Studiò pittura a Monaco e a Stoccarda; a Roma (1905) cominciò a scolpire. A Parigi fu in contatto con le più vive correnti dell'arte contemporanea. Nel 1915 [...] di Rodin, tentò di raggiungere valori di costruzione formale di saldezza plastica senza rinunciare alla sensibilità luminosa della superficie modellata. Le opere migliori sono nudi femminili (Donna dormiente, 1929, Zurigo, Kunst haus) e ...
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Pittore statunitense (Wilkes-Barre, Pennsylvania, 1910 - New York 1962), tra gli esponenti più significativi dell'espressionismo astratto. Dopo un periodo di pittura oggettiva, la sua personale del 1951 [...] solo di bianchi e di neri stesi sulla tela in pennellate violente con maggiore o minore densità, e quindi carica luminosa, del colore, K. definì in modo altamente drammatico lo spazio. Ritornò in seguito al colore, valendosi della tipica struttura e ...
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Pittore (Napoli 1806 - ivi 1876). Allievo del padre, Gaetano, fu dapprima disegnatore cartografico. In seguito fu vicino ad A. Pitloo e si ispirò a W. Turner; più volte a Napoli fra il 1819 e il 1828, [...] . Nel 1826 soggiornò a Roma dove dipinse piccole vedute a olio. Successivamente, con l'uso dell'acquerello, rese più luminosa l'atmosfera dei suoi paesaggi: Tramonto a Caserta (1857, Napoli, Museo nazionale di S. Martino); Il giardino di Donnaregina ...
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