Fisico francese (Parigi 1819 - Venteuil, La-Ferté-sous-Jouarre, 1896); membro dell'Accademia delle scienze (1860) e del Bureau des longitudes (1878); socio straniero dei Lincei (1883). Si occupò dapprima [...] , allora agli inizî; applicò poi la teoria ondulatoria della luce a numerose ricerche sperimentali sui fenomeni d'interferenza luminosa. Nel 1849 ideò un metodo per la misurazione della velocità della luce, noto come "metodo della ruota dentata ...
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Pittore olandese (Ladtorp 1819 - Grenoble 1891). Le sue prime opere sono nel gusto della scuola paesistica dell'Aia, ma, passato in Francia, subì fortemente l'influsso di Corot, di Boudin e dei pittori [...] di Barbizon. Dimorò a Parigi (1860-70) pur recandosi spesso a lavorare sulla costa normanna, di cui amava l'atmosfera luminosa e rarefatta; dal 1878 dimorò a Côte-Saint-André, presso Grenoble. Dopo una vita misera, morì nel manicomio di Grenoble. Pur ...
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Mineralogista (Vienna 1795 - Dornbach, Vienna, 1871); allievo di F. Mohs, ne divenne poi successore come ispettore geologico a Vienna. Membro della reale e imperiale Accademia delle scienze di Vienna dalla [...] sua costituzione (1846), fondò e diresse l'Ufficio geologico (1849), presso il quale ebbero spunto e grande sviluppo le ricerche geomineralogiche in Austria. Compì studî sull'interferenza luminosa e sul dicroismo. ...
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Scultore svizzero (Berna 1880 - Zurigo 1950). Studiò pittura a Monaco e a Stoccarda; a Roma (1905) cominciò a scolpire. A Parigi fu in contatto con le più vive correnti dell'arte contemporanea. Nel 1915 [...] di Rodin, tentò di raggiungere valori di costruzione formale di saldezza plastica senza rinunciare alla sensibilità luminosa della superficie modellata. Le opere migliori sono nudi femminili (Donna dormiente, 1929, Zurigo, Kunst haus) e ...
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Pittore statunitense (Wilkes-Barre, Pennsylvania, 1910 - New York 1962), tra gli esponenti più significativi dell'espressionismo astratto. Dopo un periodo di pittura oggettiva, la sua personale del 1951 [...] solo di bianchi e di neri stesi sulla tela in pennellate violente con maggiore o minore densità, e quindi carica luminosa, del colore, K. definì in modo altamente drammatico lo spazio. Ritornò in seguito al colore, valendosi della tipica struttura e ...
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Cantante (Parigi 1814 - ivi 1897); allieva di A. Nourrit, esordì all'Opéra nel 1832 quale Alice in Robert le Diable e svolse una brillante ma brevissima carriera teatrale fino al 1837, anno in cui dovette [...] ritirarsi dalle scene per sopravvenuta afonia. Col suo nome si indica in Francia la voce tipica di soprano drammatico, corposa nelle note gravi, ma luminosa nel registro acuto. ...
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Pittore (Napoli 1806 - ivi 1876). Allievo del padre, Gaetano, fu dapprima disegnatore cartografico. In seguito fu vicino ad A. Pitloo e si ispirò a W. Turner; più volte a Napoli fra il 1819 e il 1828, [...] . Nel 1826 soggiornò a Roma dove dipinse piccole vedute a olio. Successivamente, con l'uso dell'acquerello, rese più luminosa l'atmosfera dei suoi paesaggi: Tramonto a Caserta (1857, Napoli, Museo nazionale di S. Martino); Il giardino di Donnaregina ...
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Teologo e filosofo (n. Strasburgo - m. Parigi 1278). Domenicano, fu discepolo di Alberto Magno e maestro a Parigi. Inserendo nell'agostinismo motivi di derivazione neoplatonica (tramite il Liber de causis, [...] una metafisica della luce in cui la creazione è presentata con la simbologia del perpetuo raggiare da Dio, fonte luminosa dalla quale "fluiscono" gli esseri e da cui le intelligenze sono illuminate. Per questo U. è uno dei primi rappresentanti ...
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GUICCIARDI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nacque a Modena il 28 ott. 1889. Compì gli studi musicali nella sua città, ed essendo dotato d'una bella e robusta voce di baritono, decise di dedicarsi all'attività [...] nell'Ernani di G. Verdi, opera che replicò l'anno seguente al Politeama di Genova, dando così inizio a una luminosa carriera che lo portò nei maggiori teatri della penisola.
Sempre nel 1913, in occasione del centenario verdiano, fu al teatro Regio ...
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Scultore (Torino 1858 - Milano 1928). A Milano, dove fu in contatto con l'ambiente della scapigliatura, frequentò l'accademia di Brera mostrando fin dai primi saggi la sua adesione al pittoricismo romantico [...] con É. Zola e A. Rodin. La sua ricerca, volta a esprimere in scultura una visione coloristica e luminosa d'impronta impressionista, rinunciò a ogni monumentalità o effetto statuario per una scelta di temi quotidiani, inizialmente caratterizzati dal ...
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