impressionismo
Stella Bottai
Lo stile dell'impronta visiva della realtà
I pittori dell'impressionismo dipingono la vita di Parigi nell'Ottocento: la vivacità notturna nei caffè del quartiere di Montmartre, [...] giunta, le figure sono dipinte senza contorni e senza alcuna apparente accuratezza. Così l'opera di Manet viene giudicata scandalosa e in pittura, per riuscire a ricreare sulla tela la luminosità naturale, ma anche per indagare come funziona il nostro ...
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EMENDABILI, Galileo
Annateresa Fabris
Figlio di Ludovico, artigiano del legno, e di Enrica Angioletti, nacque ad Ancona l'8 maggio 1898. Fece il primo apprendistato presso la bottega del padre, dove [...] eloquente delle forme", per il dinamismo interno espresso da un'apparente staticità dei movimenti. L'opera si rivela d'ispirazione materie talvolta porose più atte alla cattura d'una luminosità trasformatrice nei ritratti e in alcune opere funerarie. ...
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ridere [la forma ridia, ind. imperf. III singol., è adoperata in Fiore CXLI 5]
Emilio Pasquini
Il verbo è di largo impiego nella Commedia (ma escluso, non casualmente, dalla prima cantica) e inoltre [...] una corruscazione de la dilettazione de l'anima, cioè uno lume apparente di fuori secondo sta dentro?), spesso richiamata dagli esegeti per il ). Di qui l'infinito sostantivato, per " splendore ", " luminosità " (cfr. Riso), in Pd XXX 77 'l rider ...
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distanza
distanza [Der. del lat. distantia, dal part. pres. distans -antis di distare "stare lontano", comp. di dis- e stare] [ALG] La lunghezza del tratto di linea retta che congiunge due punti, o, [...] Indicatori di d.: oggetti celesti di cui si conoscano la luminosità assoluta o le dimensioni, i quali permettono, per confronto, ASF] Modulo di d.: la differenza tra la magnitudine apparente e quella assoluta di un oggetto celeste, utilizzabile per ...
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diametro di completezza
Paolo Paolicchi
Massimo diametro che può avere un oggetto non ancora scoperto in un sistema di corpi planetari minori (in particolare gli asteroidi). In altri termini l’elenco [...] della Terra) e dalla sua fase rotazionale (se l’oggetto è irregolare la sua luminosità cambierà durante la rotazione). Infine, la magnitudine apparente dipenderà sensibilmente dalla distanza del corpo dal Sole e dalla Terra. Già all’interno della ...
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Plutone
Plutóne [Lat. scient. Pluto -onis, dal nome della divinità gr. degli abissi infernali] [ASF] Il nono e più distante pianeta solare, per le cui caratteristiche orbitali e fisiche principali v. [...] all'eclittica, è estremamente remota. Anche le altre caratteristiche di P. sono peculiari; ha scarsa luminosità (magnitudine apparente m=14.5), per cui è difficile valutarne alcune caratteristiche, non soltanto morfologiche. Secondo le misurazioni ...
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parvente
Antonietta Bufano
È adoperato sempre come aggettivo, con due sole eccezioni. Significa " visibile ", " che si presenta alla vista ", e funge in sostanza da participio presente di ‛ parere ' [...] il tramonto il cielo, prima illuminato dal sole, si rifà parvente [" cioè apparente si fa e dimostrasi ", Buti] / per molte luci (XX 5), per colore diverso da quello del Sole, ma per luminosità superiore a quella di lui " (Scartazzini-Vandelli). Cfr ...
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Cefeidi
Cefèidi [Dal nome della costellazione di Cefeo] [ASF] Nome dato (1784) da J. Goodricke a un'importante classe di stelle variabili molto luminose, di tipo spettrale A o F, caratterizzate da variazioni [...] nota la sua magnitudine assoluta e quindi, osservata la magnitudine apparente, anche la distanza: v. distanze in astronomia: II 218 d. Si ritiene che variazioni di luminosità delle C. siano determinate da effettive periodiche variazioni delle loro ...
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magnitudine
magnitùdine [Der. del lat. magnitudo -inis "grandezza"] [LSF] Termine che in tempi recenti s'è affiancato all'it. grandezza, finendo poi con il sostituirlo, spec. nell'ambito dell'astrofisica. [...] valori sia positivi che negativi) al crescere della luminosità; si distingue tra m. apparente, o visuale, dedotta direttamente dall'apparenza sulla volta celeste, e m. assoluta, che è la m. apparente che l'oggetto avrebbe alla distanza fissa di 10 ...
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Leavitt Henriette
Leavitt 〈lèvit〉 Henriette [STF] (Lancaster, Massachusetts, 1868 - Cambridge, Massachusetts, 1921) Astronomo dell'Osservatorio del Monte Wilson. ◆ [ASF] Legge di L.: lega la magnitudine [...] M delle stelle variabili Cefeidi con il periodo P (in giorni) della variazione della loro luminosità: M=-0.4-3.5 log₁P; poiché M è legata alla magnitudine apparente m (quella delle osservazioni) e alla distanza r dell'astro, tale legge fornisce un ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...