riso
Emilio Pasquini
Parola-chiave del mondo dantesco, nelle sue varie connotazioni semantiche (come anche ‛ ridere '), spesso delegata al rilievo della posizione in rima. Pochi gli esempi estranei [...] delle labbra " (Busnelli-Vandelli).
Su un piano di assoluta fascinazione poetica, If V 133 Quando leggemmo il disïato riso percorsa dal verbo corrispondente, si configura come " splendore ", " luminosità " di uno dei cieli, nel passaggio da Venere a ...
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MARCHESINI, Nella
Francesca Lombardi
Nacque a Marina di Massa il 6 ott. 1901, penultima dei cinque figli di Bice Cristiani e Alessandro, al tempo professore di matematica e fisica al liceo di Massa.
Verso [...] contemporanea) la compattezza strutturale inizia a sfaldarsi in una luminosità più soffusa e indefinita, preannunciando opere quali L'Ireos mondo interiore, e di renderlo mediante un'assoluta autonomia di linguaggio, come sottolineerà lo stesso ...
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Vigo, Jean (propr. De Vigo, Jean)
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 26 aprile 1905 e morto ivi il 5 ottobre 1934. Con pochissimi film, questo poeta delle immagini, quasi [...] amorosi, del delirio seduttivo e dell'impeto degli elementi, in una assoluta purezza espressiva, esente da ogni sentimentalismo o psicologismo, affidata solo alla folgorante luminosità della cifra visiva. A bordo della chiatta che scivola sul fiume ...
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EUAINETOS (Εὐαίνετος)
L. Breglia
1°. - Forse il maggiore incisore monetale dell'antichità, per la mole del lavoro, per la compiutezza tecnica, e, soprattutto, per l'alto valore artistico della sua varia [...] concreti, ad esempio, per una precisa cronologia, assoluta e relativa, di molti conî - tuttavia abbiamo e della bocca, dalla nitida modellazione dell'occhio che assume una ferma luminosità; intorno al volto i delfini guizzano in un nuovo gioco, e ...
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Segantini, Giovanni
Eugenia Querci
La poesia della luce
Come catturare la luce e la sua poesia? Alla fine dell’Ottocento, il pittore trentino Giovanni Segantini trovò una risposta nella tecnica divisionista, [...] la brillantezza della luce naturale, ancora più intensa e assoluta tra le cime alpestri.
Inizia così a sperimentare una come se fossero mescolati, con un effetto di maggiore luminosità. Ma al divisionismo italiano manca, nell’applicazione pratica ...
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BARCELO (Barcels, Barsalo), Giovanni
Anna Dessy Deliperi
Nacque a Tortosa in Catalogna e la sua personalità, dapprima erroneamente confusa con quella del pittore barcellonese J. Figuera, fu, in un secondo [...] della Visitazione la data approssimativa del 1470, che, pur senza assoluta certezza, può essere accolta.
La maniera del B., quale natura ed una notevole sensibilità ai dolci effetti di una luminosità diffusa, ignota alla scuola catalana.
Bibl.: G. ...
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crescere
Secondo la distinzione tra il c., il ‛ dilatarsi ' e il ‛ progredire di piccola cosa in grande ', precisata nel passo di Cv IV XIII 1 dico che propriamente crescere lo desiderio de la scienza [...] concreto dei contesti dove c. ha costruzione assoluta o transitiva, non sempre questa condizione viene rispettata passo va più ratto, / crescendo sempre (Pg XXIV 86); o di luminosità: la via de' giusti è quasi luce splendiente, che procede e cresce ...
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apertura
apertura [Lat. apertura, der. di aperire "aprire"] [LSF] (a) L'atto di aprire, interrompere la continuità e sim.: a. di un circuito elettrico, ecc.; (b) spazio vuoto, varco per l'ingresso di [...] stesso che a. numerica. ◆ [OTT] A. relativa: di un obiettivo, il rapporto fra l'a. assoluta A e la distanza focale anteriore f del sistema, dal quale dipende la luminosità dell'obiettivo; è usualmente espressa nella forma 1/r, con r=f/A (per es., 1/1 ...
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Cefeidi
Cefèidi [Dal nome della costellazione di Cefeo] [ASF] Nome dato (1784) da J. Goodricke a un'importante classe di stelle variabili molto luminose, di tipo spettrale A o F, caratterizzate da variazioni [...] le C. ha particolare importanza la relazione periodo-luminosità, scoperta da H. Leavitt nel 1913 e adattata variazione di luce di una C., risulta nota la sua magnitudine assoluta e quindi, osservata la magnitudine apparente, anche la distanza: v. ...
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magnitudine
magnitùdine [Der. del lat. magnitudo -inis "grandezza"] [LSF] Termine che in tempi recenti s'è affiancato all'it. grandezza, finendo poi con il sostituirlo, spec. nell'ambito dell'astrofisica. [...] decrescente (per valori sia positivi che negativi) al crescere della luminosità; si distingue tra m. apparente, o visuale, dedotta direttamente dall'apparenza sulla volta celeste, e m. assoluta, che è la m. apparente che l'oggetto avrebbe alla ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...