MELCHIORRI, Giovanni Paolo
Alessandro Agresti
MELCHIORRI (Melchiori), Giovanni Paolo. – Nato a Roma da Cristoforo nel 1670, si formò nella bottega del pittore Carlo Maratti «e sino alla di lui morte [...] in tal modo posta efficacemente in risalto. L’eleganza delle figure, la composizione armoniosa, la cromia chiara e la luminosità diffusa pongono l’opera come rappresentativa della scuola marattesca.
Il 10 apr. 1709 morì il padre Cristoforo e il M ...
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CARLEVARIIS, Luca
Marina Cionini Visani
Nacque a Udine, nella parrocchia di S. Chiara, il 20genn. 1663 da una ragguardevole famiglia friulana, già nel sec. XVI intestataria nella Carnia del feudo di [...] : al tono distaccato e alla luce scialba del Van Wittel il C. oppone l'osservazione diretta dei luoghi e la luminosità viva; i tagli netti, i segni paralleli, le svirgolature evocano, senza arruffamenti, i cieli dilatati e le liquide distese, con ...
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PALTRONIERI, Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive
Alessandra Imbellone
PALTRONIERI (Poltronieri), Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive. [...] e nella Veduta di rovine con chiesa gotica), appaiono caratterizzateda un cromatismo alleggerito in direzione rococò che risente della luminosità veneta di Marco Ricci e Giovan Battista Pittoni. Al 1724 si datano anche le due tempere della bolognese ...
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CIARDI, Guglielmo
Maria Cionini Visani
Figlio di Giuseppe, segretario della Contabilità di Stato, e della veneziana Teresa De Bei, nacque a Venezia il 13 sett. 1842. Compiuti gli studi classici secondari [...] più vasto e dall'ambizione di misurarsi con le maniere nuove degli artisti italiani e stranieri (prevaleva la "luminosità tecnica" del Segalitini), tentò opere di impianto grandioso in una forzata e artificiosa rievocazione della Venezia passata (La ...
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MARRADI, Giovanni
Gianluca Corradi
– Nacque a Livorno il 21 sett. 1852 da Benedetto e da Chiara Fiorini, modesti commercianti originari di Empoli. Dopo le scuole elementari proseguì gli studi all’istituto [...] e ispirazione nel descrivere paesaggi della Toscana e dell’Italia centrale, in particolar modo marini, tirrenici, dei quali seppe esaltare luminosità e odori. Non sempre, però, riuscì a dare vitalità e profondità di contenuto al suo canto, che anzi ...
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CAVARO, Pietro
Renata Serra
Il maggiore dei pittori di Stampace, fu il vero iniziatore di quella scuola che prese il nome dal quartiere di Cagliari dove i Cavaro tennero bottega dalla seconda metà del [...] che già nel retablo di Villamar s'equilibrava con precisi spunti rinascimentali, qui indicati soltanto da una luminosità tutta mediterranea. Perciò è impossibile mantenergli la paternità dell'ancona della Crocifissione del duomo di Cagliari ...
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BELLOTTI, Biagio Giuseppe Maria
Rossana Bossaglia
Nacque a Busto Arsizio il 26 febbraio 1714 da Leopoldo e da Comelia Ballarati.
Sembra che fosse nipote dei modesti artisti Ambrogio, Francesco e Biagio [...] dal Tiepolo, egli allarga il suo reportorio con sicurezza di gusto e di mestiere, arrivando a begli effetti di luminosità e movimento con l'impostare i gruppi entro spazi centrifughi; talché gli si perdona la frequente debolezza delle figure per ...
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SCOTTI (Scotto), Gottardo
Edoardo Villata
SCOTTI (Scotto), Gottardo. – Nacque verosimilmente a Piacenza o a Milano intorno al 1430, da Balzarino «de Placentia» (pittore, attivo per il duomo di Milano [...] stile cortese (anche per evidenti ragioni generazionali), si aggiorna su una linea latamente pierfrancescana, caratterizzata da una aperta luminosità e da un’attenzione costante ma non estremizzata per la prospettiva. Un indicatore assai utile per la ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] del «telaio dinamico delle linee» (ibid., p. 16), e in dipinti come Fiori astratti (1946), Paesaggio astratto (1947) e Luminosità (1947; ibid.) i tasselli di colore sembrano intersecare linee-forza di derivazione futurista.
Sebbene tra il 1949 e il ...
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MAZZOLA
Valerio Da Gai
– Famiglia di artisti parmensi la cui attività è documentata almeno a partire dall’ultimo decennio del Quattrocento. Secondo i cronisti locali i primi a trasferirsi a Parma furono [...] opera va considerata come uno dei massimi raggiungimenti della fase più matura del pittore, come conferma anche la luminosità straordinariamente limpida che definisce la struttura dei personaggi. Deriva da modelli di Alvise Vivarini (Pala di S. Maria ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...