DELLA LEONESSA, Enrico (pseudonimo Lionne)
Rossella Leone
Nacque a Napoli il 15 luglio 1865 da Giuseppe e Luisa Caiazzo.
Osteggiato dapprima dalla famiglia, ottenne in seguito di studiare pittura presso [...] gli ambienti, le atmosfere, i tipi della società contemporanea. La ricerca coloristica si amplificava e si arricchiva di una luminosità pastosa, probabilmente influenzata dalla grafica di H. de Toulouse-Lautrec.
Tra il 1899 e il 1901 si concluse l ...
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PETITI, Filiberto
Eugenia Querci
– Nacque a Torino, ultimo di dodici fratelli, il 14 novembre 1845 da Giuseppe, corriere di Gabinetto sotto Carlo Alberto, e Giuseppina Chiorando, sua seconda moglie. [...] a punto uno stile capace di rendere le sfumature più delicate della natura, col tempo sempre più incline a una limpida luminosità. Fu inoltre presidente dell’Associazione acquarellisti nei trienni 1886-1888 e 1905-1907.
Fu nel 1881 che finalmente – a ...
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PASQUALINO NOTO, Lia
Marina Giordano
– Lia Noto, sposata Pasqualino, nacque a Palermo il 22 agosto 1909, figlia di Attilia Tellera e del professor Antonio Noto, medico specializzato in ostetricia e [...] di stampo novecentista nelle atmosfere silenti e sospese di paesaggi, ritratti e nature morte, con scene caratterizzate da una calda luminosità e da una levigata compattezza delle forme, come si nota nelle figure salde e vigorose di opere come L ...
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GRIMANI, Guido
Maura Picciau
Nacque a Trieste il 21 dic. 1871, quinto e ultimo figlio di Francesco e di Maria Cadorini. Il padre, originario di Parenzo in Istria, di professione contabile, amante delle [...] fece anche nei due anni seguenti. Nel corso del 1894 si recò a Napoli e Capri, traendone alcuni dipinti dalla luminosità chiara. Nello stesso anno espose al Glaspalast di Monaco una marina, inaugurando una consuetudine che si protrasse sino al 1912 ...
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GIMIGNANI, Alessio
Perla Cappellini
Non si conosce con esattezza il luogo di nascita di questo pittore, figlio di Pietro (Piero), che dovette avvenire nel territorio pistoiese intorno al 1567, come [...] nella resa cromatica della superficie pittorica che si traduce nell'arricchimento materico delle vesti e nella morbida luminosità degli incarnati.
Intorno al 1630, i serviti pistoiesi gli commissionarono la decorazione ad affresco di alcune lunette ...
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DEL BON, Angelo
Lidia Reghini Di Pontremoli
Nacque il 12 apr. 1898 a Milano, da Giovanni, pellicciaio, e Idalide Abbrighi, insegnante di conservatorio. Opponendosi ai desideri paterni, entrò giovanissimo [...] di colore puro e raschiature che lasciano emergere la preparazione dal fondo. Il D. ottenne opere di una chiarezza e luminosità assolute, accentuate dall'uso di tinte pastello, che dal 1933 in poi caratterizzeranno i suoi quadri: ad esempio Lo ...
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DE FIORI, Ernesto
Annateresa Fabris
Figlio di Roberto, giornalista - corrispondente da Roma della Freie Presse di Vienna - e di Maria Unger, austriaca, nacque a Roma il 12 dic. 1884. Manifestò un interesse [...] del D., l'artista, fin dal suo arrivo in Brasile, aveva ripreso decisamente la pittura forse attratto dalla luminosità e dai colori del nuovo paesaggio, come ipotizzano alcuni critici brasiliani (Mazza, 1969). Come pittore, fu chiaramente un ...
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AMIGONI (Amiconi), Iacopo
Maria Cristina Pavan Taddei
Le fonti più antiche (Zanetti, Zani) danno questo pittore e incisore nato a Venezia nel 1675. È ormai comunemente accettata invece la sua nascita [...] in lui modi già preludenti a quelli neoclassici, è innegabile nella sua maniera una controllata luminosità di superfici modernamente cristallizzata in significativi accostamenti figurativi di suggestione quasi surrealista. Tra i più notevoli ...
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EMENDABILI, Galileo
Annateresa Fabris
Figlio di Ludovico, artigiano del legno, e di Enrica Angioletti, nacque ad Ancona l'8 maggio 1898. Fece il primo apprendistato presso la bottega del padre, dove [...] ; più interessato a piani e superfici non levigati, a materie talvolta porose più atte alla cattura d'una luminosità trasformatrice nei ritratti e in alcune opere funerarie.
Vari progetti commissionati negli anni '60 - Monumento agli immigranti ...
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CAPRILE, Vincenzo
Mario Rotili
Nato a Napoli il 24 giugno del 1856 da Luigi e da Antonietta Fiscone, si formò nell'istituto di belle arti della sua città natale (dal 1874 al 1877), prima nella scuola [...] . Ma anche i suoi quadri di soggetto veneziano non vanno oltre una disinvolta ripresa di ambienti e di tipi resa con luminosità di colori e freschezza di accenti. Il tono si elevò quando, ormai in età avanzata, l'artista tornò al genere narrativo ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...