AMIGONI, Ottavio
Renata Cipriani
Nacque a Brescia nel 1605. Fu allievo del pittore A. Gandino, ma, invece di seguire la moda palmesca si rifece al Veronese, riducendo le composizioni affollate a rigide [...] simmetrie, la luminosità del colore a effetti di secca mancanza di spessore, accentuata entro il contorno fortemente marcato. Lavorò a Brescia e nei dintorni: nel 1633 firmava e datava la pala con la Madonna col Bambino e santi della parrocchiale di ...
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BISEO, Giovanni Battista
Giuseppe Selmo
Figlio di Gaetano e fratello di Camillo, nacque a Brescia l'8 genn. 1815; ebbe i primi rudimenti del disegno dal padre, decoratore murale, dal quale apprese la [...] ricordato principalmente come scenografo: ai fondali piatti e alle quinte tradizionali preferiva gli spezzati che davano profondità e luminosità alle scene. Secondo il De Angelis (1953), nel 1848 avrebbe collaborato per le scene del Don Procopio, di ...
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BONACINI, Carlo
Enrico Ferri
Nacque a Modena il 15 ag. 1867 da Pellegrino e Clelia Zanoli. Compì gli studi universitari alla scuola normale superiore di Pisa, dove si laureò con pieni voti assoluti [...] Sono in particolare da ricordare i lavori del B. sulla fotografia allocromatica, sull'isocromatismo e quelli sulla luminosità dei colori pigmentari in relazione a quella dei colori spettrali per l'applicazione della cromofotografia alla spettroscopia ...
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BATTAGLIOLI, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque, probabilmente, a Modena verso il 1710 e si trasferì in seguito a Venezia, dove, nel 1772, venne nominato accademico. Dall'anno 1776 al 1789, succedendo [...] nel catalogo Pinelli, attribuzione che venne accettata dal Voss.
L'ampiezza ariosa dei panorami ed il senso della luminosità diffusa vi ricordano il Canaletto, ma con una leggera nota neoclassica. Gli episodi non hanno significato preciso. Sono ...
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AMATO, Francesco
Alfredo Petrucci
Incisore all'acquaforte, attivo intorno al 1650, secondo Arthur M. Hind. Questi, al pari di altri studiosi, lo pone nell'orbita di G. B. Castiglione e B. Biscaino; [...] il capolavoro dell'A., egli rivela la sua originalità, non solo stilistica, col dare un costrutto ed una effettiva luminosità al suo tratteggio vimineo, ma anche inventiva, presentando il santo non già come al solito con il Bambino sulle spalle ...
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GUALDI, Antonio
Maddalena Parise
Nacque a Guastalla il 30 ag. 1796 da Vincenzo e da Margherita Conti. Nel 1816 interruppe gli studi, cui era stato avviato dalla famiglia, e passò all'Accademia di belle [...] dov'è collocata tuttora) una pala raffigurante La vocazione degli apostoli Andrea e Pietro, la quale per la sua luminosità testimonia di una convinta partecipazione dell'autore ai "modi" propri dell'ambiente romano (Gualdi Tosato).
La morte del padre ...
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ANICHINI, Francesco
Maria Angela Novelli
Di origine ferrarese, ma operoso per lo più a Venezia, non si conosce l'anno della sua nascita, ed anche il nome del padre è incerto: Lorenzo (Baruffaldi) o [...] Ferrara (Campori). Sono citate inoltre una lucciola in lapislazzulo, in cui le venature dorate della pietra rendevano mirabilmente la luminosità dell'insetto (Musa Brasavola), e una corniola con una figura di "Apollo" seduto sotto un albero d'alloro ...
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CARMELICH, Giorgio
Franco Firmiani
Nacque a Trieste il 12 aprile del 1907 da Lorenzo e Beatrice Benvenuti. Da una ricognizione delle opere superstiti (realizzate nell'arco di sei anni di appassionata [...] e di esiti espressivi, i monocromati). Gli oggetti traspaiono come attraverso un velo atmosferico in una diffusa, irreale luminosità senza perdere in perspicuità. Alla messa a punto di questa ultima maniera, originale e culturalmente assai ricca ...
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FALCIATORE, Filippo. (Filippetto)
Daniela Postiglione
Nato a Napoli presumibilmente tra la fine dei sec. XVII e l'inizio del XVIII, non se ne conoscono gli estremi biografici anche se, attraverso le [...] , riattivando le soluzioni morfologiche e compositive di evidente inflessione neomanierista, che proprio l'uso di una luminosità chiara ed avvolgente e di materie cromatiche dalle delicate tonalità azzurrognole accresce di valenze pittoriche di ...
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ISSEL, Alberto
Patrizia Peron
Nacque a Genova da Raffaele e da Elisa Sonsino il 3 giugno 1848. Favorito nelle sue inclinazioni artistiche dal padre, fu avviato allo studio del disegno dal maestro D.P. [...] orizzontali e nella ricerca del contrasto tra nitide macchie chiare e scure, giustapposte in modo da potenziare la luminosità del quadro.
Contemporaneo all'esperienza fiorentina fu l'inizio del rapporto dell'I. con i pittori della cosiddetta ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...