GANDOLFI, Bartolomeo
Calogero Farinella
Nacque il 13 genn. 1753 (non il 24 febbraio come generalmente affermato) da Maria Caterina e da Giovanni Bartolomeo (al battesimo gli fu imposto il doppio nome [...] Doria Pamphili a Tivoli, che a detta di attenti osservatori riusciva a convogliare all'interno un'elevata luminosità malgrado l'infelice posizione, era mosso dalla forza dell'acqua incanalata secondo ingegnosi ritrovati idrostatici e idraulici ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] a Pistoia. Non va, inoltre, dimenticato l'eccezionale Autoritratto degli Uffizi, per la leggerezza atmosferica e la spumosa luminosità della macchia cromatica, sì da suscitare di già una suggestione del gusto pittorico settecentesco; come, del resto ...
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MAFFIOLO da Cremona, detto della Rama
Stefano Arieti
Nacque probabilmente nel terzo quarto del XIV secolo e fu originario di Cremona. Non si hanno tracce della famiglia nelle cronache della città.
La [...] da Besozzo per la vetrata di S. Giulitta: M. adotta una grafia pittorica incisiva che smorza la luminosità e il cromatismo freddo dei vetri, perseguendo l'obiettivo di monumentalità propria della statuaria campionese, mentre Michelino predilige ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] e agli altri collaboratori: Gonzati, II, p. 186 n. 2), risalta per la castigatezza del taglio e la pacata luminosità delle superfici. Recentemente l'attribuzione al C., risalente al Vasari e condivisa dalla critica successiva, è stata posta in dubbio ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] bellissimi angeli la carica introspettiva che risaliva a Daniele, la nitidezza dell'immagine e la trasparente luminosità trascrivono visivamente, come in altri episodi del naturalismo seicentesco, la simbologia della rivelazione e della penetrazione ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] della cultura e dello stile, sia nella generate stesura sia nella sensibile penetrazione dei particolari, una chiara luminosità di origine emiliana e veneta sono le qualità caratterizzatrici anche degli altri ritratti, che pure accolgono qualche ...
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AMICI, Giovanni Battista
Giorgio Abetti
Nacque il 25 marzo 1786 a Modena, dove fu istruito nella matematica da Paolo Ruffini; compiuti rapidamente i corsi all'università di Bologna, ottenne il diploma [...] circoli ripetitori e meridiane, nonché camere lucide e si cimentò anche nella costruzione di obbiettivi fotografici di grande luminosità.
V. RonchiDegli strumenti ottici inventati o perfezionati da lui stesso l'A. si servì anche per ricerche proprie ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] di risparmio della Marca Trevigiana a Treviso. Qui il dato mantegnesco appare mitigato dalla trasparenza del colore e dalla luminosità più diffusa, che rivelano un G. attento al corso della pittura veneziana, da Giovanni Bellini al giovane Alvise ...
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CENNINI, Cennino
Mina Bacci
Pasquale Stoppelli
Nacque da Drea (Andrea) a Colle di Val d'Elsa nella seconda metà del sec. XIV. Il padre era probabilmente pittore, e il C. si indirizzò sulla stessa via, [...] ondeggia tra l'affermazione della necessità di tale artificio e la consapevolezza che esso viene a spezzare la compatta luminosità del colore, per cui suggerisce di non indulgere eccessivamente in pieghe ed ombre. Dei colori il C. avvertì fortemente ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] prospettive illusionistiche del C., è l'intensificato contrasto di luce e ombra di possibile matrice guercinesca: alla luminosità diffusa della Paleotta subentra un "dramatic ligliting" (Sjöström, 1978, p. 53) ottenuto dall'insinuarsi di forti luci ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...