Pittore (Milano 1855 - ivi 1917). Allievo di G. Bertini all'Accademia di Brera, dipinse di preferenza paesaggi, ritratti e nature morte che tendono, dopo una fase divisionista caratterizzata dall'adozione [...] di temi d'ispirazione sociale (L'alba dell'operaio, 1897, Milano, Gall. d'arte moderna), a intonazioni più intime, di una luminosità chiara e soffusa. Fu anche restauratore. ...
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Pittore e fotografo (Filadelfia 1883 - New York 1965). Studiò alla Pennsylvania academy of the fine arts; tra il 1904 e il 1909 compì numerosi viaggi in Europa. Dal 1912, pur continuando a dipingere, si [...] base per le sue opere. A New York, dove si stabilì nel 1919, maturò uno stile personale definito da una luminosità intensa e da una fredda oggettività, che lo colloca nell'ambito dei pittori precisionisti. Accanto ai temi preferiti, paesaggi urbani ...
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Pittore (Parigi 1699 - ivi 1779). Allievo di P.-J. Cazes, lavorò poi con N. Coypel e J.-B. Van Loo. Nel 1728 fu accolto nell'Accademia, come pittore "nel genere degli animali e della frutta". Alle nature [...] , dal 1733 al 1755, quadri di figure, privi di azione e di movimento, ma di una toccante armonia nella sommessa luminosità dei colori. Il Salon del 1737 consacrò la sua fama, i suoi quadri furono ricercati da grandi collezionisti, non solo francesi ...
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Pittore (Conegliano 1459 circa - ivi 1517 o 1518). Visse a Conegliano e per un lungo periodo a Venezia (1492-1516). Le sue opere mostrano, accanto alla forte influenza di B. Montagna, contatti con l'arte [...] commozione, si trovano armonia di rapporti ed equilibrio di valori tra figure umane e ambiente naturale, dalla diffusa luminosità, nel quale sono inserite: Madonna della pergola (1489, Vicenza, Mus. Civico); Madonna e Santi (1492, Conegliano, Duomo ...
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Pittore (m. Firenze 1461), operoso a Firenze. Figura fondamentale del Rinascimento fiorentino, possiamo seguire il suo percorso artistico a partire dall'Adorazione dei Magi (1430-1435 circa, Musei di Berlino), [...] della predella sono divisi fra diverse raccolte) si distingue per un senso particolare della luce e per la luminosità dei colori, cui si accompagna una sodezza plastica della forma che richiama Masaccio. Altre opere: un affresco, frammentario ...
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Autore di fumetti statunitense (Spring Lake, Michigan, 1869 - New York 1934). Dopo aver collaborato all'Evening Telegram con diverse tavole, tra cui Dream of the rarebit fiend (1903), creò per il New York [...] migliori fumetti mai realizzati: raffinata creazione di tavole oniriche, tra gusto rinascimentale e art nouveau, ricche di luminosità e trasparenza, che traggono spunto dai sogni del piccolo e fantasioso protagonista Little Nemo. Avvicinato per la ...
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Pittore (Trieste 1879 - Pavia 1937), fratello di Guido. Soggiornò a Vienna (1889) e a Monaco dove, in contatto con F. von Uhde, aderì alla secessione monacense assorbendo alcuni aspetti dell'espressionismo [...] Sette pittori del Novecento (mostra alla galleria Pesaro, 1923), elaborando serie di paesaggi, ritratti e vedute d'interno caratterizzati da una salda resa plastica e da una morbida luminosità (Donne al Caffè, 1924, Milano, Galleria d'arte moderna). ...
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Soprano (West Hartford, Connecticut, 1927 - Vienna 2007). Intraprese la carriera artistica nel 1947 partecipando alla prima rappresentazione di The mother of us all di V. Thompson e nel 1948 a quella di [...] 1955 a quello di Aix-en-Provence; esordì poi nella Traviata all'Opera di Vienna. Si è affermata fino agli anni Settanta in campo internazionale come artista di grande sensibilità e intelligenza interpretativa e per la voce di purissima luminosità. ...
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LACCHINI, Giovanni Battista
Giuseppe Monaco
Nacque a Faenza il 20 maggio 1884 da Vincenzo e da Virginia Balestracci.
Nel 1906 divenne contabile presso la cassa del Tribunale misto del Cairo; due anni [...] con cui osservava il cielo - portava sempre con sé uno strumento d'osservazione - gli permetteva di stimare immediatamente la luminosità di una stella e le eventuali variazioni; fu infatti l'unico a rilevare le variazioni luminose di T Orionis e di ...
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Pianista statunitense (n. New York 1947). P. si è imposto, a partire dagli anni Settanta, come uno dei migliori interpreti del repertorio classico e romantico. La sua ricerca interpretativa, dalla scelta [...] al puro virtuosismo, si esprime innanzitutto nella qualità del suono, sempre di grande bellezza, ottenuta con un tocco di rara luminosità e nitidezza.
Vita e opere
Dopo gli studi di pianoforte con J. Haien, si è diplomato in composizione e in ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...