TEODOLINDA
S. Lusuardi Siena
Principessa bavara figlia del duca Garibaldo e nipote del re longobardo Wacone per parte di madre (Walderata), discendente dalla stirpe regia dei Letingi, vissuta tra il [...] con la ripetizione di semplici motivi geometrici eseguiti a cloisonné, il cui fondo sapientemente zigrinato accentua la luminosità degli almandini rossi.
Delle quattro corone gemmate che la tradizione, recepita anche nella celebre lunetta del portale ...
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PALMEZZANO, Marco
Davide Righini
PALMEZZANO (Palmegiani, Palmegiano), Marco. – Nacque a Forlì verosimilmente nel 1459, figlio di Antonio, membro di una famiglia di notabili, e di Antonia Bonvicini (Tumidei, [...] indelebile nella sua arte: nel tratteggio più fuso e nella stesura pittorica più smaltata e compatta, nella tersa luminosità delle scene, nonché nelle architetture formate da marmi mischi e nei paesaggi umanizzati e riconoscibili.
Da questo momento ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] dubbio a Roma quando era stato al seguito del Vasari, risulta molto filtrata dalle nuove esigenze di chiarezza e luminosità delle forme, tanto da suggerire un ritorno alla nitidezza narrativa di Andrea del Sarto, in particolare degli affreschi del ...
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CAEN
A. Renoux
(Cadon, Cathim, Cadumus, Cadomum, Caham, Cam nei docc. medievali)
Città della Francia settentrionale, capoluogo della regione della Bassa Normandia e del dip. Calvados, situata presso [...] assunse così l'aspetto di una galleria ad arcature continue. Secondo la tradizione normanna, tesa alla ricerca della massima luminosità, nessuna di queste navate fu in origine voltata, ma la struttura muraria facilitò il precoce passaggio alla volta ...
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abitazione
Margherita Zizi
Una casa, tanti usi
Sin dalla preistoria l'uomo sente il bisogno di procurarsi dei rifugi, ricavandoli da ripari naturali, come le grotte, o costruendoli con i materiali che [...] architetture e decorazioni fastose, ma probabilmente oggi li troveremmo invivibili. Acqua corrente, riscaldamento, luminosità, servizi igienici efficienti si affermeranno solo alle soglie dell'Ottocento, e diventeranno progressivamente requisiti ...
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ANTONIO di Francesco da Venezia detto Antonio Veneziano
Marco Chiarini
Ricordato in docc. anche come Antonio da Firenze o da Siena (Anonimo Magliabechiano), è attivo tra il 1369 e il 1388. Incerta è [...] che tuttavia, anche secondo la notizia vasariana, potrebbe seguire gli affreschi pisani: la dolcezza del modellato, una luminosità cromatica che si appressa a Maso, sembrano infatti proseguire e sviluppare la ricerca portata avanti nelle Storie di s ...
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CONTI, Francesco
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 20 gennaio del 1681 da Carlo e Umiltà Ciabilli, probabilmente parente del pittore Giovanni C. Ciabilli; insieme con il Ciabilli il C. fu allievo [...] Galeotti o Giuseppe Grisoni; poco più anziano di Agostino Veracini e Vincenzo Meucci, li vince per la luminosità del tocco, che trasfigura il sottofondo solidamente fiorentino e gli atteggiamenti non particolarmente originali nelle sue composizioni ...
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PASINI, Alberto
Anna Chiara Fontana
– Nacque a Busseto, in provincia di Parma, il 3 settembre 1826 da Adelaide Crotti Balestra e da Giuseppe, funzionario dell’amministrazione pubblica del Comune parmense, [...] di Luigi Marchesi (Botteri Cardoso, 1991, p. 69). Dell’estate trascorsa a Cannes (1865) rimangono alcuni studi dominati dalla luminosità solare delle isole Lérins (Id., 1991, p. 13). Nell’ottobre 1867 partì di nuovo per Costantinopoli, città in cui ...
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CAPALTI, Alessandro
Olivier Michel
Nacque a Roma il 25 sett. 1807, figlio maggiore di un ricco negoziante, Lorenzo, originario di Civitavecchia, e di Anna Serafini, allieva di Teresa Mengs-Maron. Visse [...] bambini riuniti in uno sfondo idilliaco di foglie e fiori, in armonia con il biondo dei capelli, la luminosità madreperlacea dei volti e la vaporosità dei tessuti.
Alla morte della principessa Guendalina Borghese, sorella della principessa Pamphilj ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo. [...] sec. 5°, vennero decorate più frequentemente con un motivo a reticolo (Waffeldekor) che produceva un ulteriore risalto della luminosità. L'uso di lamine dorate rendeva tuttavia necessario l'impiego del mastice sul fondo della montatura a cloisonné ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...