AMIGONI, Ottavio
Renata Cipriani
Nacque a Brescia nel 1605. Fu allievo del pittore A. Gandino, ma, invece di seguire la moda palmesca si rifece al Veronese, riducendo le composizioni affollate a rigide [...] simmetrie, la luminosità del colore a effetti di secca mancanza di spessore, accentuata entro il contorno fortemente marcato. Lavorò a Brescia e nei dintorni: nel 1633 firmava e datava la pala con la Madonna col Bambino e santi della parrocchiale di ...
Leggi Tutto
òlio, pittura a Tecnica pittorica che utilizza l'olio, soprattutto di lino, per agglutinare le materie coloranti e renderle così adatte alla pittura. Nota fin dall'antichità, la p. a o. risulta particolarmente [...] efficace per ottenere effetti di luminosità, trasparenza e intensità cromatica. Nel Rinascimento ebbe particolare successo dapprima nella pittura fiamminga, in seguito anche in Italia soprattutto con Antonello da Messina. ...
Leggi Tutto
Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] dei materiali impiegati e del risultato ottenuto, si distinguono la f. in bianco e nero, in cui le differenze di colore e di luminosità del soggetto ripreso sono rese con sfumature più o meno intense di grigio, e la f. a colori, in cui l’immagine è ...
Leggi Tutto
Pittore (Venezia tra il 1442 e il 1453 - ivi tra il 1503 e il 1505), figlio di Antonio. La prima opera datata è il polittico del convento di Montefiorentino (1476, Urbino, Galleria nazionale delle Marche), [...] dove la chiara luminosità e l'esatta definizione delle forme denotano il distacco dallo stile paterno e il riferimento a G. Bellini e Antonello da Messina. Tra le altre opere: Madonna e santi (1480, Venezia, gallerie dell'Accademia); trittico della ...
Leggi Tutto
rococò arte Stile architettonico e decorativo, sorto in Francia verso il 1700 e in seguito diffuso in Europa (ca. 1715-60). Rappresenta una fase evolutiva del barocco, in cui l’imponente plasticismo architettonico [...] viene superato nell’aspetto decorativo, caratterizzato da leggerezza compositiva e luminosità cromatica. Il r. ebbe le prime esplicite testimonianze in Francia, alla fine del 17° sec., in particolare negli interni: a Marly, i collaboratori di J.-H. ...
Leggi Tutto
Pittore (Vicenza 1603 - Venezia 1678), spesso indicato dalla critica come P. Muttoni. Formatosi con il Padovanino, guardò alle innovazioni caravaggesche, attraverso D. Fetti, C. Saraceni e J. Le Clerc. [...] Esperto copista e restauratore di quadri veneti cinquecenteschi, ne reinterpretò i temi in dipinti dal colore acceso e dalla luminosità contrastata, vicini agli esiti di F. Maffei. Sue opere sono conservate in chiese e musei del Veneto. ...
Leggi Tutto
Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] unì, in un singolare accordo tra scultura e architettura, il disegno severo alla ricerca di luminosità. Fu attivo ad Arezzo, Firenze e Roma. La trasformazione del borgo medievale di Corsignano (Pienza), progettata dal R. per Pio II Piccolomini, ...
Leggi Tutto
Pittore (Milano 1855 - ivi 1917). Allievo di G. Bertini all'Accademia di Brera, dipinse di preferenza paesaggi, ritratti e nature morte che tendono, dopo una fase divisionista caratterizzata dall'adozione [...] di temi d'ispirazione sociale (L'alba dell'operaio, 1897, Milano, Gall. d'arte moderna), a intonazioni più intime, di una luminosità chiara e soffusa. Fu anche restauratore. ...
Leggi Tutto
Procedimento tecnico pittorico elaborato in Francia nell’ambito delle ricerche postimpressioniste e il movimento artistico, più esattamente denominato neoimpressionismo (➔), che si fece assertore di tale [...] fondamento della visione; rifacendosi agli studi scientifici sulla luce e sul colore, tentò di ottenere la massima luminosità accostando i colori puri sulla tela, secondo la legge dei complementari, a piccole pennellate regolari spesso puntiformi ...
Leggi Tutto
Van Cleef & Arpels Marchio dell’alta gioielleria internazionale, nato nel 1896 in Olanda dal matrimonio dell’orafo Alfred Van Cleef e di Estelle Arpels, figlia di un mercante di diamanti. La ditta [...] guadagnò fama e clientela internazionale soprattutto grazie alla qualità delle pietre preziose utilizzate. Nei gioielli V. la luminosità e il colore delle pietre vengono fatti ancor più risaltare da un’incastonatura brevettata, l’invisibile setting ...
Leggi Tutto
luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...