[leggi la prima parte]
Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] causa del rilucere del viso. Tuttavia, se al lessema mara si aggiunge nuovamente il morfema ma, dando luogo alla forma composita marama, allora essa acquista i significati di “luce” e di “luna”, nel senso di “luogo bianco che sta di fronte al sole ed ...
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«[…] Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. [...] , la narrazione non è più data da un occhio esterno che osserva, con curiosità o timore, gli sviluppi della società. I nuovi protagonisti sono parte integrante del sistema: per loro il sistema di cui fanno parte è la norma. È il lettore a percepire ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
NEOMENIDI (dal gr. νεομηνία "luna nuova"; lat. scient. Neomeniidae von Jhering)
Carlo Piersanti
Famiglia di Anfineuri (v.) Aplacofori del sottordine dei Neomeniomorpha che comprende tutte specie marine ermafrodite.
Generalmente il corpo è...
Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l’oggetto celeste più vicino, è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole.
Caratteristiche generali
La L. è, dopo il Sole, l’oggetto più luminoso del cielo: la sua...