La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] Il suo punto di partenza era il 13 dicembre 1433, data in cui il solstizio di inverno coincideva con una Lunanuova, e le sue tavole erano realizzate in base alla longitudine di Mistra (nel Peloponneso). La dottrina astronomica di Pletone, contenuta ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] una possibile aggiunta posteriore è la tavola, attribuita da alcuni a un certo al-Qallāṣ, impiegata per calcolare la visibilità della Lunanuova, in base a un'inclinazione dell'eclittica di 23;35° (al-Battānī) e a una latitudine di 41;35°. Il primo ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Astronomia, computo e astrologia
Bruce S. Eastwood
Astronomia, computo e astrologia
L'astronomia
Quando Prudenzio (348-403 ca.) [...] del calendario solare rispetto a quello lunare alla data del primo gennaio ‒ permetteva d'individuare rapidamente la prima Lunanuova dell'anno; poiché l'epatta aumentava di undici giorni ogni anno, ciò consentiva di calcolare quali anni avrebbero ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] sia quello ebraico erano basati sul mese lunare. Le due religioni richiedevano in principio che l'inizio della Lunanuova fosse fissato sulla base dell'avvistamento da parte di un testimone attendibile; tuttavia, in entrambe le confessioni la ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. La Cina e le zone limitrofe: l'Islam
Chen Jiujin
La Cina e le zone limitrofe: l'Islam
Già all'epoca delle dinastie Tang (618-907) e Song (960-1279) i paesi arabi [...] giorno iniziale coincide non soltanto con l'inizio del ganzhi, ma anche con il solstizio d'inverno, con il primo giorno di Lunanuova e soprattutto con un venerdì, che è pure il primo giorno del calendario arabo lunare (16 luglio 622). Ciò permise ai ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] che l'idea della Terra orbitante intorno al Sole con la sua Luna fosse assurda. G. redasse rapidamente il Sidereus Nuncius che dedicò a . in cattiva luce agli occhi del papa e a creare nuovamente un clima di sospetto nei suoi confronti. L'astrologo O. ...
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L’insieme dei corpi che rientrano nella zona di influenza gravitazionale del Sole. È formato dal Sole, dagli 8 pianeti principali (in ordine di distanza dal Sole: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, [...] ). Intorno alla Terra avrebbe orbitato soltanto un satellite, la Luna. Aristarco si rese anche conto che la Terra doveva essere le apparenti variazioni di luminosità dei pianeti. La nuova teoria, detta sistema tolemaico, abbandonava il dogma ...
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Scienza che studia i corpi celesti, le loro proprietà, natura ed evoluzione. Nel passato si soleva distinguere nettamente una branca dell’a., l’astrofisica, che si occupa specificamente dei processi fisici [...] posta già nella preistoria ai movimenti del Sole, della Luna e delle stelle nella volta celeste, così strettamente connessi al paziente del telescopio arricchì l’a. di oggetti e fenomeni nuovi: le comete, le stelle variabili, altri pianeti oltre ai ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] 1975; l’Accordo relativo alle attività degli Stati sulla Luna e gli altri corpi celesti del 1979.
Regime dello , consente di associare a due dati s. topologici S ed S′ un nuovo s. topologico detto il prodotto topologico di S per S′. Esso è lo ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] tradirà", in un moto che si origina dal Cristo e converge di nuovo su di lui, lasciando isolato Giuda. Ma in questo periodo l' di spiegazione di quel che egli chiama "lustro della luna", cioè del fenomeno della "luce cinerea".
Le conoscenze ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...