Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] di grande lunghezza possono essere realizzati solo mediante un elevato numero di tratte. Distanze maggiori sulla singola tratta, fino ad alcune centinaia di km, si possono ottenere nei collegamenti per diffusione (scatter) troposferica (➔ diffusione ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] m. nucleare (➔ nucleo) e la m. interna mitocondriale (➔ mitocondrio).
Meccanismi generali di trasporto
Si possono definire 3 gruppi fondamentali di trasporto.
Diffusione semplice o passiva
Si verifica quando una sostanza penetra nella cellula per ...
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Organo proprio dei Vertebrati, dotato di due attività essenziali per la vita: la funzione escretoria e quella endocrina.
Anatomia comparata
I r. si originano, nell’embrione dei Vertebrati, dal mesomero [...] I r. misurano in media 12 cm dilunghezza, 6 di larghezza e 3 di spessore; hanno massa di 130-160 g ciascuno; hanno colore rosso- quindi condizionata dall’intervento di una serie di fenomeni di membrana (diffusione, diffusione facilitata e trasporto ...
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Phylum di animali marini, caratterizzati allo stato larvale (fig. 1) da simmetria bilaterale, allo stato adulto pseudoraggiata sul piano pentamero: dalla bocca partono 5 raggi lungo i quali decorrono i [...] alla fine del Paleozoico, dopo aver avuto grande diffusione e ricchezza di forme. Le classi viventi sono comparse nel Paleozoico, tridattila articolata su un pezzo di supporto; gli aculei di varia forma, numero e lunghezza, attaccati a un tubercolo ...
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Il più grosso e centrale dei vasi sanguiferi presente negli animali con circolazione sanguigna in sistema vasale chiuso.
Nei Vertebrati è il più grosso vaso sanguifero arterioso del corpo: esiste però, [...] di evidenziare eventuali aneurismi o stenosi a carico dell’a. toracica e addominale) e l’ aortometria, studio radiologico delle dimensioni (lunghezza infezione specifica o esito della diffusione per contiguità di un processo infettivo mediastinico o ...
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Nome comune attribuito a varie specie di Crostacei Decapodi appartenenti a raggruppamenti tassonomici diversi, sia di acqua dolce sia marini. Con lo stesso nome (o con il diminutivo gamberetto) si indicano [...] diffusione in Europa del g. di fiume nordamericano (Pacifastacus leniusculus) e a causa dell’inquinamento il g. di fiume europeo è minacciato di noto con il nome comune di astice europeo. Può superare i 40 cm dilunghezza, ha l’ultimo segmento ...
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Ordine di Mammiferi acquatici, quasi tutti marini, dall’aspetto pisciforme e idrodinamico, con capo grosso, privo di collo, con tronco affusolato, terminante con una pinna caudale orizzontale, provvisti [...] Raggiungono i 33 m dilunghezza (la balenottera azzurra, probabilmente l’animale più grande di ogni epoca). Abili molto antica ed ebbero una grande diffusione specie nel Miocenico. Comprendono 3 sottordini, di cui quello degli Archeoceti è estinto; ...
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Famiglia di Molluschi Bivalvi, unica dell’ordine Mitiloidi; hanno conchiglia equivalve subtriangolare o subrettangolare; interno delle valve madreperlaceo, muscolo adduttore posteriore normalmente più [...] galloprovincialis possono raggiungere i 15 cm dilunghezza.
La mitilicoltura è l’insieme delle diffusione in molti mari. La specie Modiolus barbatus, conosciuta come muscolo peloso e cozza pelosa, dalle carni pregiate, è allevata nel Mar Piccolo di ...
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Classe di Molluschi che riunisce le forme di più complessa specializzazione e comprende seppie, polpi, calamari ecc. I C., esclusivamente marini, hanno simmetria bilaterale. Soltanto i Tetrabranchiati, [...] Le dimensioni sono molto diverse: il maschio di Argonauta non supera i 13 mm dilunghezza, mentre i calamari giganti (genere Architeuthis) rappresentati da un numero di specie ridotto, in passato hanno avuto una notevole diffusione. I più antichi ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] tra la lunghezza del periodo di separazione riproduttiva tra due popolazioni (cioè di evoluzione indipendente e genico (cioè che questa diffusione culturale era stata mediata da una diffusione demica).
Gli obiettivi di questi due approcci sono ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...
stadio
stàdio s. m. [dal lat. stadium, gr. στάδιον]. – 1. a. Unità di misura di lunghezza in uso presso i Greci antichi, pari a 600 piedi; nel sistema attico era uguale a circa 177,60 m, nell’alessandrino a 184,85 metri. b. Corsa dello s.,...