In anatomia umana, l’a. cecale (o vermiforme) è il prolungamento cilindrico, stretto, di lunghezza variabile (5-20 cm), che si diparte dalla superficie inferomediale dell’intestino cieco in prossimità [...] dello sbocco dell’ileo. Sua caratteristica è la particolare ricchezza di tessuto linfoide. Per altri aspetti, la sua struttura è analoga a quella del cieco, di cui peraltro rappresenta una porzione non ...
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Generalmente, la disciplina che si occupa dello studio e delle applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d’onda, in particolare raggi X e γ, e delle radiazioni corpuscolari [...] originate da disintegrazioni radioattive; tali studi e applicazioni riguardano alcuni campi della fisica e della chimica fisica, nonché alcuni settori della tecnica (metallografia, tecnica del restauro ...
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infertilità L’incapacità di concepire dopo un anno di rapporti non protetti con frequenza adeguata; la lunghezza di tale periodo si fonda sull’osservazione che la maggior parte delle coppie fertili riesce [...] a concepire nel giro di un anno di rapporti nelle stesse condizioni. La mancanza di concepimento dopo tale periodo suggerisce la necessità di indagare sulla possibile causa di i. in ciascun membro della ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] della fisica e della chimica, struttura permeabile o semipermeabile che regola il passaggio selettivo di soluti, solventi o particelle tra componenti cellulari o tra la cellula vivente e l’ambiente a essa ...
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In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] del 1998 si sono rese disponibili le sequenze complete di 18 g. batterici in banche dati pubbliche. I g. batterici hanno una lunghezza che varia da 580.070 coppie di basi (bp) di Mycoplasma genitalium fino a 4.411.529 bp di Mycobacterium tuberculosis ...
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Malformazione congenita del cranio, il quale si presenta di forma quadrangolare, cioè con i diametri antero-posteriore e trasverso pressappoco di uguale lunghezza. ...
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Medicina
In anatomia, nome dato ai segmenti più espansi di condotti di varia natura: a. di Galeno, tronco venoso di breve lunghezza (10 mm), situato alla base del cervello, che raccoglie il sangue delle [...] vene di Galeno e lo fa confluire nel seno retto; a. di Vater, piccola cavità situata nello spessore della parete duodenale, in cui confluiscono il coledoco e il dotto pancreatico principale; a. rettale, ...
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Disturbo della regolazione dei movimenti volontari, che in caso di lesioni del cervelletto sono compiuti con forza ed estensione esagerate.
Differenza di lunghezza di due arti omologhi per eccessivo sviluppo [...] di uno di essi, susseguente a stimoli patologici (per es., osteomielite diafisaria) sulle cartilagini di accrescimento ...
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Forza
Francesco Figura
Wildor Hollmann
Si definisce forza la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ogni forza è caratterizzata da una grandezza, una direzione, un verso [...] la velocità di accorciamento della fibra muscolare. Allorché una fibra muscolare si contrae con una delle estremità libere, la sua lunghezza si riduce e la velocità dell'accorciamento è di gran lunga maggiore rispetto a quando essa si accorcia contro ...
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Prolungamento principale della cellula nervosa (anche detto neurite o assone), che conduce gli impulsi nervosi in direzione centrifuga, cioè dal corpo cellulare alla periferia. I c. hanno lunghezza varia, [...] dall’ordine di qualche micrometro a 1 m. Tale è infatti la lunghezza di alcuni c. che innervano la muscolatura striata. ...
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lunghezza
lunghézza s. f. [der. dell’agg. lungo]. – 1. a. Termine usato, insieme a larghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a larghezza e altezza, per indicare una delle dimensioni di un corpo solido....
onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...