sacrare v. tr. [dal lat. sacrare "consacrare"], lett. - 1. (relig.) [attribuire carattere sacro] ≈ e ↔ [→ SACRALIZZARE]. 2. (relig.) [offrire in voto a un dio, adibire a luogodiculto e sim., con la prep. [...] a del secondo arg.: s. un tempio a una nuova divinità] ≈ consacrare, dedicare. ‖ intitolare ...
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chiesa /'kjɛza/ s. f. [lat. ecclesia "riunione dei fedeli; luogodiculto", dal gr. tardo ekklēsía "id." (nel gr. class. ekklēsía significa "adunanza, assemblea")]. - 1. (teol.) a. [insieme di fedeli cristiani [...] Stato pontificio. 2. (eccles.) [edificio dedicato al culto cristiano e alle funzioni religiose] ≈ santuario, tempio. . ● Espressioni: fig., casa e chiesa [come agg. invar., di persona, rispettosa della morale e del buon costume, spec. nell'espressione ...
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tempio /'tɛmpjo/ (ant. templo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. témenos "recinto sacro"] (pl. templi, non com. tempi). - 1. a. (relig., archit.) [edificio consacrato al cultodi una [...] in cui sono sepolte e onorate persone illustri] ≈ pantheon. 2. (estens., lett.) [luogo sacro nel quale si venera qualcosa che per sé stesso è degno diculto e di onore: il tribunale è il t. della Giustizia] ≈ (lett.) sacello, sacrario, santuario ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] deformate o sostituite da altre (o da perifr.) per ragioni eufemistiche. In luogodi D., si parla infatti spesso di Altissimo, Creatore, Onnipotente, Padre, Padreterno, Signore, e di altri termini ancora: l’Altissimo appare ad Abramo (G. D’Annunzio ...
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sacro [lat. sacer -cra -crum]. - ■ agg. 1. a. (relig., etnol.) [che riguarda la divinità, la sua religione e i suoi misteri: luogo s.; i s. arredi] ≈ consacrato, religioso, (lett.) sacrale, santo. ↔ laico, [...] diculto: il S. Cuore di Gesù e di Maria; la S. Famiglia] ≈ benedetto, divino, santo. ● Espressioni: Sacra Scrittura [ogni testo sacro di religione rivelata; per anton., di sconsacrato. 3. (estens.) [degno di alta venerazione o del massimo rispetto: ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le nozioni di manifestazione esterna del...
traslazione Trasferimento da un luogo a un altro e raramente da un tempo a un altro.
Trasferimento del procedimento da un ufficio giudiziario a un altro a seguito di un provvedimento del giudice preventivamente adito che declini la competenza,...