GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] nella specifica indagine relativa alla forma dei sali; in secondo luogo, nell'ambito dell'atomismo italiano della dalle teorie e nel capitolo IV (pp. 52-83) egli mette a punto l'ipotesi secondo la quale la natura del fluido è riposta nella "tessitura ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le logiche modali
Fabio Bellissima
Paolo Pagli
Le logiche modali
L'Organon di Aristotele, atto di nascita della logica formale, comprende, oltre [...] corrispondenza le modalità equivalgono a quantificazioni sui modelli e hanno luogo quindi nel metalinguaggio. Se però ci riferiamo a un , o descrizioni o anche, più semplicemente, punti ‒ ciascuno dei quali può essere inteso come un modello classico ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] l'errore 72 il B., polemizzando, affermava: "volendo egli in quel luogo dinotar l'Arco dell'eclittica, che, mai monta, dice chiaramente che (oggi sappiamo bene fino a che punto la scienza dei secondo Cinquecento fosse permeata di motivi magici ...
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meccanica
meccànica [Der. del lat. mechanica, dal gr. mechaniké (téchne) "(arte) delle macchine"] [MCC] Nella suddivisione tradizionale della fisica, la scienza che studia le leggi del moto dei corpi, [...] dei singoli elementi. Da un altro punto di vista, con rifer. alla natura dei corpi trattati, si parla di m. del punto materiale, dove i corpi sono considerati punti f(x, ẋ) o anche f(x, ẋ, t) in luogo di f(x)ẋ, e l'ultima equazione scritta sono le più ...
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pressione
pressióne [Der. del lat. pressio -onis, dal part. pass. pressus di premere "premere"] [MCC] (a) Generic., l'azione del premere, cioè dell'esercitare una forza sulla superficie di un corpo. [...] essere usata come mezzo per determinare l'altitudine del luogo (→ ipsometria); tra le variazioni temporali, abbastanza regolare a carichi verticali (compreso il suo peso), il punto in cui il risultante dei carichi incontra il piano d'appoggio; per l' ...
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energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] massa e v velocità, mentre per un sistema di punti rigido, v. dinamica dei sistemi rigidi: II 182 d; per una definizione , soltanto per quel sistema la cui equazione di stato dia luogo per un'isocora reversibile a un'espressione del tipo p/T ...
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raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] , più spesso, il segmento che unisce il centro di una figura con punti del suo contorno; in partic.: (a) r. di una circonferenza, ordinaria: in un mezzo birifrangente, quello dei due raggi (od onde) cui dà luogo un raggio (od onda) incidente che si ...
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CEVA, Giovanni
Ugo Baldini
Nacque a Milano, da Carlo Francesco e da Paola de' Colombi, molto probabilmente nel dicembre del 1647. Come il fratello Tommaso, compì i primi studi nel locale collegio gesuitico, [...] che esso conteneva venissero dimenticati al punto che alcuni furono ritenuti scoperte originali analiticamente discusso.L'impostazione delle ricerche dei De lineis a partire da concetti 1715), quella attività dette luogo ad un episodio polemico per ...
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tempo
tèmpo [Der. del lat. tempus -oris] [LSF] (a) Successione di istanti, intesa sempre come una estensione illimitata, ma tuttavia capace di essere suddivisa, misurata, e distinta, in ogni sua frazione [...] del fuso orario cui ciascun luogo appartiene. ◆ [ELT] T. continuo e discreto: v. sistemi, teoria dei: V 316 e. ◆ locale riferito al passaggio al meridiano di un astro o di un particolare punto della sfera celeste, anziché del Sole. ◆ [ASF] T. solare ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] gravitazionale, elettrico, ecc.) generato dagli altri: v. campi, teoria classica dei: I 473 f. ◆ [MCC] F. apparente: locuz. meno spostamento, reale o virtuale, del punto al quale è applicata e che quindi dà o darebbe luogo a lavoro negativo. ◆ [MCC ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...