Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il cambiamento del concetto di 'ominide'. 3. Nuove prospettive sulla datazione [...] un cresta ossea sulla parte superiore delcranio, sembrava essere un membro del genere Australopithecus, ma ancora nel Ominidi, è rimasta priva della loro presenza.
In quinto luogo, questa diffusione frammentaria degli esseri umani attraverso l'Asia e ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] potenziali evocati sono dovuti essenzialmente a fenomeni elettrici che hanno luogo nei dendriti apicali. Normalmente, nell'individuo in stato in esame (per es. del torace, del cuore, delcranio, del cervello), ottenute tramite risonanza magnetica ...
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Genetica. Razze e differenze etniche
Race
Ethnicity and Genetics Working Group
Bethesda
La diffusione globale, negli ultimi 100.000 anni, dell'uomo anatomicamente moderno ha prodotto un insieme di [...] esempio, essi misurarono la forma e le dimensioni delcranio e collegarono i risultati con le differenze tra i Paese di nascita dei genitori, la durata del soggiorno nel Paese di residenza e il luogo di residenza oltre alla variabilità genetica. La ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] (57° nell'orango).
Dal rapporto tra la larghezza e la lunghezza delcranio, l'antropologo svedese A.A. Retzius calcolò, nel 1842, il grandissime quantità di materiale scheletrico, in primo luogo di crani, così da effettuare confronti sistematici su ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] empirico, l'anatomista Johann Friedrich Meckel (1781-1833) studiò, in chiave morfologico-comparativa, la formazione delcranio e del cervello, nonché lo sviluppo embrionale dei vertebrati e descrisse gli stadi embrionali come formazioni parallele a ...
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Sistematica biologica
Ernst Mayr
di Ernst Mayr
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia della classificazione: a) da Aristotele a Cuvier; b) criteri di classificazione. 3. Chiarimento dei concetti e della [...] raggi delle pinne e delle vertebre e diversi caratteri delcranio. In tutti i Vertebrati i caratteri interni sono utili dei punti di divergenza. Questo metodo consiste in primo luogo in un'accurata distinzione dei caratteri originali dai caratteri ...
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Rilevamento e interpretazione dei biosegnali
Carlo Marchesi
Lo sviluppo della conoscenza della fisiopatologia del corpo umano, si fonda sull'analisi di segni, nel significato estensivo di quantità numeriche, [...] i costi delle analisi e consentire di effettuarle nel luogo e nel momento più utile.
2.
Biosensori
I biosensori ferite alle ossa. Si ritiene ormai che le immagini radiologiche delcranio, tradizionali o numeriche, dopo trauma, siano inutili e ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] neurocranio, il processo di ominazione ha comportato in primo luogo un aumento di volume e poi un riarrangiamento dell' encefalico (circa 700 ml) e dell'architettura delcranio, per la riduzione del massiccio facciale e il suo arretramento rispetto al ...
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L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] sistematica animale. In particolare egli distinse, in luogo delle sei classi del sistema animale di Linneo, quattro 'rami' rettili fossili, scoprendo parentele nella conformazione delle ossa delcranio dei vertebrati fossili e di quelli recenti; ciò ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] dopo la nascita, potendo dar luogo a tumori.
Le affezioni vascolari determinano una sofferenza del sistema n. per la neurofibromi e neuromi.
Le lesioni traumatiche comprendono i traumi cranio-cerebrali, i traumatismi midollari e dei nervi. I ...
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base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il sostegno delle parti sovrastanti: b. di...
calvario
calvàrio (o Calvàrio) s. m. [lat. Calvariae locus e più tardi Calvarium «luogo del cranio», che traduce il nome aramaico gūlgūtā «cranio, teschio», reso in gr. con Γολγοϑᾶ, da cui il lat. Golgŏtha e l’ital. Gòlgota]. – 1. Località...