Nel cristianesimo primitivo, appellativo (gr. μάρτυς, «testimone») in un primo tempo degli apostoli, in quanto testimoni qualificati della vita e della resurrezione di Cristo; successivamente di coloro [...] martyrum) la liturgia eucaristica formava parte essenziale dell’adunanza. Il culto verso i m., contenuto e quasi nascosto durante i periodi di persecuzione, portò talora a trasformare in luogodiculto l’abitazione che era appartenuta al m. e, a ...
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(o manumissione) Nell’antica Roma, atto con il quale il dominus (padrone) proclamava libero il suo schiavo, rinunciando alla potestà o manus che aveva su di lui e facendogli acquistare la libertà e la [...] la cosiddetta manumissio in ecclesia, perché l’atto doveva essere compiuto in un luogodiculto. Giustiniano, infine, intervenne a cancellare ogni limitazione alla possibilità di liberare gli schiavi, i quali erano d’altronde presenti, nella società ...
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Città dell’Egitto (2.891.275 ab. nel 2006), compresa nell’agglomerazione urbana del Cairo, presso la riva sinistra del Nilo. Attivo centro commerciale, è capoluogo del governatorato omonimo (100.000 km2 [...] più ridotte degli altri due. Con la fine dell’Antico Regno la necropoli di G. fu definitivamente abbandonata, ma in seguito ritrovò interesse come luogodiculto, connesso soprattutto con la Sfinge. Rimangono tuttora non risolti, sul piano degli ...
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Grande recinto monumentale costruito e usato dai Polinesiani quale luogodiculto; insieme alle ahu, piattaforme di pietra per uso funerario, e alla statuaria, le m. rappresentano in Polinesia la grande [...] a secco o da pietre piatte; uno dei due lati minori era determinato all’interno da una piramide tronca a gradoni di pietra di fronte alla quale erano le statue delle divinità. Accanto a queste m. monumentali, che erano adibite a uso collettivo, m ...
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(gr. Μᾶ) Grande divinità femminile della Cappadocia, una delle tante manifestazioni della Grande Madre anatolica. Il suo principale luogodiculto era Comana (Kumanni dei testi hittiti cuneiformi), città [...] teocraticamente dal sommo sacerdote della dea; il cultodi M. doveva risalire alla preistoria dell’Asia Minore ed essere stato praticato ininterrottamente, combinandosi su tratti propri di altre figure di Grande Madre, fino all’età ellenistico-romana ...
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Quartiere di Parigi, il più alto della conurbazione, costruito sopra un rilievo (Butte de M., 110 m). Il nome deriva probabilmente da Mons Mercŭri «monte di Mercurio», più tardi interpretato cristianamente [...] Marty̆rum.
Il rilievo di M. fu abitato dai tempi più remoti: i Druidi vi avevano un luogodiculto, i Romani vi innalzarono probabilmente un tempio a Mercurio; nel 12° sec. i benedettini vi crearono un monastero con la chiesa di S. Pietro, romanica ...
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(lat. Fons o Fontus o Fontanus) Dio romano delle sorgenti, detto figlio di Giano e di Giuturna; è tra le divinità menzionate nel calendario festivo, con la festa ( Fontinalie) che si celebrava il 13 ottobre, [...] ornando i pozzi di corone e gettando fiori nelle fontane. Il suo più antico luogodiculto sembra fosse l’ara Fontis ai piedi del Gianicolo; uno dei suoi tempi, costruito nel 231 a.C., era probabilmente situato presso la porta Fontinalis sul ...
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Tecnica divinatoria per mezzo dell’acqua. Nel mondo antico se ne hanno tracce documentate in Italia, in Grecia e in Asia Minore. Si basava sull’osservazione dei movimenti di un oggetto introdotto (talora [...] come offerta) in una fontana o in uno specchio d’acqua sacra connesso con un luogodiculto. ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] la vòlta a botte. Se a questo ambiente è aggiunto un luogodiculto a pianta circolare, allora il primo serve da sala di riunione. Con il caitya, che è insieme sala di riunione e luogodiculto, il monastero (il vihāra) è la forma architettonica più ...
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Precolombiane, culture
Marina Bucchi
A fronte dei mutamenti verificatisi nel corso degli ultimi decenni nell'ambito delle impostazioni teoriche delle discipline americanistiche, si è ritenuto di presentare [...] Titicaca (Bolivia) fu interessato da un processo analogo nel centro di Tiwanaku che, sviluppatosi già alla fine dell'Intermedio Antico come luogodiculto, arrivò a controllare un'area di 350.000 km2 grazie anche a modelli economici altamente evoluti ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...