LAZIO (XX, p. 681; App. II, 11, p. 170; III, 1, p. 971)
Paolo Migliorini
Mario Torelli
Popolazione. - Secondo il censimento demografico del 1971, la popolazione residente nel L. assomma a 4.702.093 [...] interpretato come residenza del locale principe e al tempo stesso luogodiculto, non dissimile dal coevo edificio di Murlo (v. toscana, in questa App.). Di eccezionale importanza poi le scoperte di santuari, a Cerveteri, a Pyrgi, a Santa Marinella e ...
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UMBRIA (XXXIV, p. 654; App. II, 11, p. 1057; III, 11, p. 1010)
Maria Rosa Prete Pedrini
Anna Eugenio Feruglio
Nel 1970, con l'attuazione dell'ordinamento regionale, l'U. è divenuta una delle quindici [...] il Tirreno, con l'ambiente etrusco, che verso l'Adriatico con quello piceno. A Colfiorito è stato parzialmente scavato anche un luogodicultodi età preromana, in uso circa dal 5° al 1° secolo a.C., nel quale si sono rinvenute iscrizioni umbre con ...
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Popolazione. - Al censimento dal 24 ottobre 1971 la popolazione residente era di 1.166.694 ab. (densità 108 ab. per km2).
Nel ventennio 1951-71 il decremento demografico, che ha interessato 282 dei 305 [...] notevoli vengono da Schiavi d'Abruzzo ove, a partire dal 1964, è stato scavato, a 1200 m d'altezza, un luogodiculto sannitico con un tempio sistemato su un podio cui si accede con una breve scalinata. Il complesso è sufficientemente ben conservato ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] : v. chiesa). Il termine "basilica" che sul principio designava non il solo luogodiculto, ma l'abitazione del vescovo ecc., dapprima più largamente usato di "chiesa", ne fu poi sopraffatto riducendosi a designare chiese non parrocchiali.
Per i ...
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TOSCANA
Paolo Doccioli
Mauro Cristofani
Enrico Guadagni-Ettore Spalletti
Ada Francesca Marcianò
(XXXIV, p. 79; App. II, II, p. 1006; III, II, p. 968; IV, III, p. 657)
Popolazione. - Secondo i dati [...] circondato da mura, popolato da agricoltori e artigiani, entro il quale è stato rinvenuto un luogodiculto. La situazione di questo territorio nell'età della conquista romana viene illustrata dalla pubblicazione definitiva degli scavi condotti nella ...
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PUGLIA
Andrea A. Bissanti
Ettore De Juliis
Tancredi Carunchio
(XXVIII, p. 505; App. II, II, p. 632; III, II, p. 529; IV, III, p. 112)
La P. continua a dare l'impressione, anche nell'ultimo decennio, [...] ), nell'abitato e nella necropoli (1984-85, 1992) e, infine, nel santuario extraurbano di Monte Papalucio (1978-79, 1982). In questa località è stato riconosciuto un luogodiculto frequentato da indigeni e da Greci già dall'età arcaica e dedicato a ...
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È quel terreno in cui predomina la vegetazione di specie legnose selvatiche - arboree o fruticose - riunite in associazioni spontanee o d'origine artificiale, diretta o indiretta. A chiarire quest'ultima [...] (ad Olymp., III, 31), il quale dice che la parola greca indicava qualunque luogo sacro alla divinità, anche se privo di alberi. Tanto l'idea diluogodiculto era connessa con quella di bosco sacro. È del resto ovvio che in un'epoca in cui non ...
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La città, che superava di poco i 30.000 ab. alla metà del secolo scorso, si avvicinava ai 300.000 nel 1920, dopo le guerre balcaniche dalle quali la Grecia usciva raddoppiata di estensione e più che raddoppiata [...] la zona è occupata da abitazioni private e botteghe. Le più antiche tracce diculto sono della metà del VII sec. a. C. Alla fine del luogodi assemblea.
L'edificio 6 (Metroon - Per il Doerpfeld: 6a, tempio di Apollo Patroos; 6b, Metroon; 6c, stoa di ...
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È la sommità o ancor meglio la parte alta della città. Di questo valore rimane traccia, anche in età greca tarda, nell'uso dei due vocaboli separati ἄκρα πόλις.
La parola presuppone la città affollata [...] ci si presentano villaggi nuragici non possiamo riconoscere in essi il costituirsi di un'acropoli, tanto meno la sua destinazione ad abitazione di un principe o a luogodiculto. Così egualmente nel periodo del bronzo non appare confermata dalla ...
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ISIDE
Giulio Farina
. Dea egiziana. Il nome 'îse (gr. 'σις, copto êse) significa "sede" e può essere o la personificazione della sede celeste oppure quella del trono del dio Osiride (secondo il Sethe), [...] , a sé; solo presso il lago Nesrew "Puro", poco lungi dall'odierna Behbūt el-ḥigiārah, pare ci fosse un antico luogodiculto (gr. 'Ισεῖον, lat. Isidis oppidum). L'assimilazione con la dea Hathor e con la stella Sirio avvenne nei primordî della ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...