Vedi FILIPPI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FILIPPI (ν. vol. III, p. 673 e S 1970, p. 333)
M. Sève
G. Gounaris
Dal 1970 a oggi la conoscenza dell'antica F. si è enormemente accresciuta grazie allo sviluppo [...] en x(picτ) Ω che ricorda il vescovo Porphyrios partecipante al Sinodo di Sardi del 342/343. La chiesa è chiamata basilica nel significato più ampio diluogodiculto, indipendentemente dal numero delle navate.
Il complesso dell'Ottagono. - Le ultime ...
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Vedi NASSO dell'anno: 1963 - 1995
NASSO (v. vol V, p. 354)
G. Gruben
È la maggiore delle isole Cicladi (428 km2), ed è attraversata da N a S da una catena montuosa, dell'altezza massima di 1000 m, che [...] e 5670).
La caverna presso Zas, frequentata dall'età neolitica, sembra essere stata utilizzata come luogodiculto, forse di Zeus, fino in epoca storica.
Un luogodiculto sacro ad Apollo noto da un'iscrizione rupestre (IG, XII, 5, 43) si trova al ...
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Vedi LIMYRA dell'anno: 1961 - 1995
LIMYRA (v. vol. IV, p. 637)
J. Borchhardt
Il nome Zēmuri, documentato in età classica, fa supporre che L. possa essere identificata, per quanto riguarda l'Età del Bronzo, [...] Eracle, a un ginnasiarca. Eccettuato il Serapèion sul colle della fortezza, non è stato finora rinvenuto nessuno dei luoghidiculto né greci né autoctoni, pur documentati da iscrizioni e monete.
Il costante abbassamento della costa e il timore delle ...
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Vedi TODI dell'anno: 1966 - 1997
TODI (v. vol. VII, p. 893)
M. Bergamini
Dalla necropoli preromana provengono le poche attestazioni (armi e fibule) di VIII sec. a.C.; nel VII sec. sono documentati contatti [...] vicina chiesa della Visitazione di Maria, attestano infatti la presenza di un tempio di tipo etrusco-italico di III sec. a.C. Resti di terrecotte architettoniche provenienti dalla Rocca indicano come probabile sede diluogodiculto anche questa zona ...
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VAGNONE, Alfonso
Elisabetta Corsi
VAGNONE (Vagnoni, Vagnonus, Vanhoni), Alfonso. – Nacque a Trofarello (Torino) nel gennaio del 1568 (Archivum Historicum Societatis Iesu, ARSI, JapSin, 134, c. 303, [...] che, in solenne processione, trasse gli arredi liturgici dall’antica cappella al nuovo luogodiculto. Si trattò di un atto estremamente imprudente che sul momento non produsse conseguenze; con il tempo però si accrebbe l’ostilità tra l’intransigente ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] quanto accade in Etruria. A partire dalla metà del VI sec. a.C. la visibilità archeologica dei luoghidiculto diviene sempre più evidente. Luoghi all’aperto con altari per sacrifici sono noti a Lavinium (santuario delle XIII are), mentre è possibile ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] minore valore intrinseco per far posto ai nuovi; il materiale veniva scaricato nelle immediate vicinanze del luogodiculto entro una fossa appositamente scavata e sepolto affinché non venisse profanato o riutilizzato. La fossa era talvolta rivestita ...
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Vedi VELLETRI dell'anno: 1966 - 1997
VELLETRI (v. vol. vii, p. 1118)
G. Ghini
p. 1118). - Preistoria e protostoria. - Le età paleolitica e neolitica sono scarsamente ma sicuramente documentate dai rinvenimenti [...] ) o a Diana (Hor., Carm. Saec., 69-72). Si tratterebbe, in questo caso, di un luogodiculto non a carattere rurale, ma di più ampia frequentazione.
Luogodiculto con connotazioni salutari era quello individuato sotto S. Clemente, da cui proviene un ...
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Vedi GABI dell'anno: 1960 - 1994
GABÎ (v. vol. III, p. 753 e S 1970, p. 339)
A. Bellini
I recenti studi hanno sottolineato come l'importanza e lo sviluppo di G. siano strettamente connessi (come per [...] , testimoniato dai numerosi frammenti rinvenuti e databili in questo arco cronologico. Coevo è l'allestimento di un piccolo luogodiculto, lastricato e munito di due altari, collocato all'interno del témenos, presso il suo ingresso E. Ai lati lunghi ...
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PERIGLI, Angelo
Maria Alessandra Panzanelli Fratoni
Ferdinando Treggiari
PERIGLI, Angelo. – Nacque probabilmente a Perugia nell’ultimo scorcio del XIV secolo, ma luogo e data di nascita non sono rivelati [...] tra i due giuristi è dovuta al fatto che le tombe di entrambi si trovavano, una accanto all’altra, nella medesima chiesa dei serviti di Perugia, eletta nel Quattrocento a luogodiculto privilegiato da docenti e studenti. Nel 1540 la chiesa fu ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...