CASTANIA, Blasco Lanza barone di
Roberto Zapperi
Nacque a Catania nel 1466.
Secondo una tradizione inaugurata dallo stesso C. e rivendicata poi tenacemente dai suoi discendenti che la fecero accreditare [...] di qualche nome e insegnò diritto nell'università di Catania dal 1482 al 1494.
All'ombra della carriera universitaria del fratello ebbe luogo ebbero l'onore di alcune stampe secentesche e il tributo di un vero e proprio culto dei giuristi siciliani. ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] , si intende, destituita dalla vocazione e dal culto dei puri valori formali, oziosa e sciatta, l di ingenui espedienti letterari, nulla più che facili soluzioni di comodo in vista di determinate esigenze espressive. Né si dimentichi in secondo luogo ...
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LONGOBARDO, Niccolò (Long Huamin, Jinghua)
Elisabetta Corsi
Nacque a Caltagirone il 10 sett. 1565 da Francesco, di famiglia patrizia, e da una tale Pernuzza. Nel settembre del 1581 entrò nel collegio [...] di fare esplicita richiesta al sovrano di liberalizzare il culto e la predicazione della fede cattolica.
Concluso il mandato di européens, Paris 1883, pp. 24 s.; titoli, luogo e anno di edizione di opere in altre lingue in E. Aguilera, Historia ...
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FERRAGATTI (Fieragatti), Nicola (Nicolaus de Bittonio)
Mario Sensi
Figlio di Nardo, nacque a Bettona (Perugia) intorno alla metà del sec. XIV. Nel 1376, già frate minore della provincia di S. Francesco, [...] . se la prende poi con i canonisti e in primo luogo con i cardinali, i quali con la loro interpretazione letterale il culto dovuto. o la soppressione di alcune prebende di S. Maria di Pieve Fanonica, superflue per le esigenze pastorali di quella ...
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GUIDO da Siena
Walter Angelelli
Nessun documento può essere riferito a questo pittore attivo nel XIII secolo, noto esclusivamente per la firma apposta sulla grande tavola con la Madonna in trono col [...] difficili da sciogliere: in primo luogo, l'attendibilità del 1221 quale anno di esecuzione della tavola; poi, la la memoria di un più antico dipinto, già nella chiesa di S. Gregorio, di cui la nuova opera di G. dovette ereditare il culto e i ...
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VERRI, Alessandro
Pierre Musitelli
– Nacque a Milano il 9 giugno 1741 dal conte Gabriele (1695-1782; v. la voce in questo Dizionario), membro del Senato dal 1749, poi reggente al Consiglio d’Italia [...] luogo viveva meglio che in mia casa», scriveva nel 1804 alla cognata Vincenza Melzi, confidando di avere «sofferta una umiliante educazione, priva di confidenza, didi Saffo, poetessa di Mitilene, traduzione romanzesca del mito ovidiano, che al culto ...
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FANTINO
Jean-Marie Sansterre
Quando, nel maggio del 591, viene citato per la prima volta nelle fonti a noi note, F. appare già rivestire il rango di defensor della Chiesa romana e serviva nell'amministrazione [...] culto cristiano - a dispetto delle precise direttive emanate in proposito dal pontefice - le loro sinagoghe "cum hospitiis suis". Il papa ordinò inoltre a F. di non solo avrebbe dovuto riunire e depositare in luogo sicuro quelle "res" ma ne avrebbe ...
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PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] culto mariano, modello che ebbe larghissima diffusione in Toscana nel XVII secolo» (ibid., p. 149).
Alfonso il Vecchio morì a Firenze nel 1590.
Nipote di 1973, passim; Il luogo teatrale a Firenze (catal., Firenze), a cura di M. Fabbri, Milano 1975 ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] Dio. Gli altri tre discorsi seguenti trattano infatti: del culto dei santi e dell'invocazione del loro nome nella economia dedicatoria a Francesco Gonzaga, al di là della scontata proliferazione dei luoghi comuni che caratterizzano la struttura del ...
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GIACOMO (Iacobus)
Fulvio Delle Donne
Il futuro arcivescovo di Capua nacque con ogni probabilità a Capua intorno agli anni Ottanta del XII secolo. Secondo uno strumento notarile del 1241, oggi perduto [...] più che a Capua non viene mai segnalato un luogo istituzionalmente deputato all'insegnamento delle tecniche del dictamen prosastico In ogni caso, a dimostrare l'interesse e il culto estetico di G. per uno stile retorico armonioso e fiorito basti ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...