GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] una per lo sfruttamento agricolo e una occupata da una villa, luogodi svago. Diversi progetti si susseguirono tra l'inizio del 1551 e il culto pubblico. Persino per la decorazione di alcune nicchie delle logge dei palazzi vaticani (opera di Daniele ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] luglio 1797, pur riconoscendo la libertà diculto, si fondava su un principio di sovranità democratica interamente secolarizzato; d’altra Ma si scontrò con una serie di argomenti di ordine diverso: in primo luogo, le origini cesenati, il particolare ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] a gravitare verso l'Umbria, facendo della zona di Spoleto il luogo abituale della loro dimora e il centro d'irradiazione le spettava, tutelandola da principî quali la libertà diculto e di stampa e dichiarandola "dominante nei domini francesi come ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] , effetti di estremo nitore spaziale e aderenza alle esigenze funzionali.
Negli edifici diculto questa austerità anni prima da Antonio Rizzo all’incontro dell’arco Foscari, luogodi altissimo valore cerimoniale.
Il contratto, stipulato nel luglio del ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] ora da molti come un luogodi riconciliazione o più semplicemente di rifugio, papa Pacelli fu considerato , aveva legittimato una più diretta partecipazione dei fedeli agli atti diculto e aperto la via, con molte precauzioni, ad alcune riforme ...
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BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] a Ferrara gli agenti pontifici per dar luogo all'esazione, impedì loro di agire e li rinviò a Roma ("Borsum 12, lat. 429) eseguita dal 1455 al 1461, o i libri diculto della Certosa di Ferrara che furono appunto commessi da B. stesso (v., per un ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...]
L'Angeloni, accogliendo il B. "in luogodi figliuolo", offrì al giovane l'occasione di penetrare nel vivo della vita, culturale romana. convinzioni sulla supremazia di, Raffaello. Come egli stesso aveva diffuso il cultodi Raffaello nel Seicento, ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] e il sistema liberale italiano; e in secondo luogo per aver ridato vigore al municipalismo piemontese (Il Ministero uomini di questa età"; si tratta di proclamare, contro ogni sottile distinzione tra tesi e ipotesi, che libertà diculto o di stampa ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] ne indirizzò gli interessi verso un più austero culto classicheggiante della purezza della lingua, rifacendosi a Petrarca sin dal 1751, quando pubblicò (anonime e con il falso luogodi stampa di Lucca) le Rime piacevoli d'un moderno autore, nelle ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] l'arte fiorentina del suo tempo, insieme con il culto per le maggiori glorie locali.
Sono da riferire a , presso il quale, con falso luogodi stampa, vide la luce la prima edizione (Il Malmantile racquistato poema di Perlone Zipoli, In Finaro 1676, ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...