ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] di rivestimento di altari, agli archi di cibori e alle relative colonnine di sostegno e alle cattedre episcopali.
Dati i molteplici rifacimenti degli edifici diculto a Oddone di Cluny, e che, essendo stato il luogodi formazione di Ildebrando, ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] alla soglia dello spazio diculto. Questi caratteri trovano la di provenienza presente nelle iscrizioni (Placentini, Lausenenses, ovvero 'di Piacenza' e 'di Losanna'), da indendersi forse come riferimento al luogodi nascita e alla patria di ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. La regione dell'Indo
Marco Ferrandi
Pierfrancesco Callieri
Anna Filigenzi
Federica Barba
Giovanni Verardi
Luca Colliva
La regione dell'indo
di Marco Ferrandi
Il [...] , contrafforti semicircolari e cittadella alla sommità.
Per quanto riguarda gli insediamenti religiosi, non conosciamo luoghidiculto più antichi del primo stūpa del santuario di Butkara I (III sec. a.C.), che sembra isolato fino agli inizi del I ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] coincidono con le fonti disponibili per altri complessi diculto, come le basiliche di Ostia, Capua e Napoli (Geertman, 1988). quella bronzea raffigurante una colomba, con lucignolo in luogo della coda, infundibulum nascosto nel piumaggio e recante ...
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Vedi CINESE, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CINESE, Arte
P. Corradini
V. Elisséeff
Red.
P. Corradini
V. Elisséeff
M. P. David
A. Salmony
M. P. David
A. Salmony
G. Barluzzi
G. Scaglia
1. Cronologia [...] dipinta neolitica, detta di Yangshao, dal nome d'un luogo dello Honan. I resti meglio conservati di abitazioni neolitiche di questa cultura si immagini diculto a sé stanti, come bronzi votivi, e furono inoltre dipinti sulle pareti di sacre grotte ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] almeno una cittadella (Ammaedara-Haïdra) contengono un edificio diculto che fungeva da cappella per la guarnigione.
A fianco le navate parallele, ma i lavori che vi hanno avuto luogo dopo la fondazione non sono stati altrettanto felici, come ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] ridotto veri monumenti architettonici (come la già ricordata edicola norense con gli urei) che dovevano essere visibili nei luoghidiculto del mondo fenicio-punico. Frequenti nel N dell'isola (per esempio presso il lago Barazza) si sono trovate ...
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Vedi OLIMPIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1973 - 1996
OLIMPIA (᾿Ολυμπία, Olympia)
U. Jantzen
Antico santuario ed oracolo di Zeus, situato sul lato occidentale del Peloponneso, nella parte meridionale dell'Elide, [...] gambe; forse abbiamo davanti a noi la costruzione che precedette l'altare di Hestia che Pausania vide nel Prytaneion. Oltre a questo, dovevano sussistere ancora i luoghidiculto del tempo passato, mentre aumentava sempre più il numero degli altari ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO
D. Levi
1. Terminologia. 2. Origini e sviluppi. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti. b) Svolgimento e datazione. c) [...] determinano con tutta verisimiglianza il loro edificio come il luogo stesso diculto. Iscrizioni e dati di scavo determinano come un Bakcheion, sacro ai riti di Dioniso, un edificio di Tramithia nell'isola di Milo, in cui tra gli altri m. ne troviamo ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] notevoli in quelli trovati a Rās Shamrah. Può sembrare un luogo comune il fatto che lo studio dell'arte m. richieda una civetta.
Si dovrebbe notare che questa è la prima figura diculto nuda di una dea che noi conosciamo in Mesopotamia, e che il ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...