ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] -26 al museo di Napoli): gli amanti osservano un nido di amorini fra l'ammirazione delle ninfe e di un genio del luogo. Infine A. veste ricamata lo raffigura anche una scultura di Damasco; essa testimonia il culto del dio che muore e risorge, ancora ...
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RHEA (῾Ρέα, omerico ῾Ρείη; Rhea)
A. Bisi
Divinità del più antico ciclo cosmologico e mitologico ellenico, figlia di Urano e di Gea, moglie di Kronos, madre di Zeus, Posidone, Ade, Hera, Hestia, Demetra, [...] , giacché va a Creta come a un luogo d'asilo e niente indica la sua provenienza la frigia Cibele, il cui culto orgiastico si diffonde soprattutto in scivolato dal braccio sinistro scoprendo la spalla e parte di un seno; il velo si gonfia dietro il ...
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NAUPLIA (oggi τὸ Ναύπλιον)
H. Wace
Città dell'Argolide. In antico ἡ Ναυπλία (Ναυπλίη) aggettivo: Ναύπλιος,-α,-ον (-ίειος) cfr. Herod., vi, 76: τὴν Τιρυνϑίην χώρην καὶ Ναυπλίην. In età bizantina appare [...] lo scopo della lega era il cultodi Posidone nel tempio del dio nell'isola di Kalauria (Poros). N. continuò di tagli nella roccia e di gradini sono ancora visibili. Le testimonianze cronologiche più abbondanti della occupazione preistorica del luogo ...
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Vedi ARGO dell'anno: 1958 - 1958 - 1973 - 1994
ARGO (῎Αργος)
L. Laurenzi
Città del Peloponneso che i Greci consideravano la più antica dell'Ellade. Per la sua importanza come capitale del maggiore regno [...] due divinità, di un mantèion, ossia del luogo dove si esercitava l'attività divinatoria, di un edificio circolare (tholos) e di un portico. Il culto data dall'età preistorica ed è testimoniato da idoletti aniconici di pietra e di terracotta ...
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L'Italia preromana. I siti falisci: Falerii
Paola Moscati
Falerii
Principale centro del territorio falisco, oggi noto con il nome di Civita Castellana, sull’altopiano situato tra i Monti Cimini e il [...] pianeggiante priva di difese naturali. L’esistenza di due città e la necessità di distinguerle ha dato luogo, secondo Se si escludono la continuazione del culto tributato nei santuari e l’impianto del santuario di Apollo dello Scasato, databile alla ...
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Vedi NIMES dell'anno: 1963 - 1996
NÎMES (Nemausus)
F. Benoît
Capitale dei Volsci Arecomici all'epoea dei Galli, era anche un santuario importante per la sua posizione lungo la strada che dall'Italia [...] una derivazione dell'acquedotto. Sembra che qui il cultodi Apollo, adorato in Gallia come dio delle sorgenti, abbia sostituito quello di Nemausus. È poco verosimile invece l'ipotesi che in questo luogo Costantino abbia avuto la prima visione nel 310 ...
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ALESIA (᾿Αλησία, ᾿Αλεσία, Alesĭa, Alisiia)
L. Rocchetti
Città dell'antica Gallia, presso la quale si svolse la battaglia decisiva tra Cesare e Vercingetorige. L'ubicazione di A. ha dato luogo a discussioni, [...] . Circa il VII sec. il luogo della città gallo-romana fu abbandonato e gli abitanti costruirono un villaggio sulle pendici del Mont-Auxois. A partire dal IV sec. vi si era diffuso il Cristianesimo; la tradizione e il cultodi S.te-Reine ne sono ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] salutifera, protettrice diluoghi, quasi Genius femminile (donde i numerosi predicati). Per la sua natura facilmente si prestò ad essere variamente identificata con Demetra, Proserpina, Ecate, Semele, Afrodite, Igea, Medea, Ops, Maia. Il culto, che ...
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ROSMERTA (Rosmertā)
A. Bisi
Divinità femminile di origine celtica adorata nelle Gallie, assurta al ruolo di paredra di Mercurio al tempo della conquista romana.
L'etimologia del nome, nonostante i molti [...] alle divinità maggiori di Roma, è venerata da legionari e magistrati, mentre R. ha il suo culto nelle classi più un pronao e corpi accessorî di costruzioni pronti ad accogliere i forestieri che si radunavano nel luogo in occasione delle varie ...
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TANIT
A. Brelich
Vocalizzazione convenzionale del semitico Tnt, nome della grande dea dei Fenici occidentali (Cartagine), venerata anche sotto il nome T. Pene Ba῾al ("T., volto di Ba῾al") e insieme, [...] 'Africa nord-occidentale. Con l'espansione punica, il cultodi T. si diffonde in ampie zone del Mediterraneo occidentale ); ma, dato il luogo del ritrovamento, dati i rapporti di T. con il leone e analogie orientali di grandi dee leontocefale (Astarte ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...