PACANOWSKI, Davide
Giovanni Duranti
PACANOWSKI, Davide. – Nacque il 29 dicembre 1904 a Łodz (Polonia) in una famiglia di antiche origini ebraiche, primogenito di Hermann, industriale del settore tessile, [...] di uscire dal luogodi detenzione per dirigere, per conto dell’impresa Carnelli, i lavori di costruzione della sede centrale del Banco di ’ di Giò Ponti.
Nel 1966 progettò per la città di Foggia la chiesa di S. Antonio da Padova (aperta al culto nel ...
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PERETTI GRIVA, Domenico Riccardo
Paolo Borgna
Giovanna Galante Garrone
– Nacque il 28 novembre 1882 a Coassolo (valli di Lanzo), presso Torino. Fu ultimo di dieci figli, tre dei quali morti infanti, [...] – con profondo culto dello Stato e fiero spirito d’indipendenza – non gli impedì di focalizzare l’attenzione tra le prime foto una del Duomo di Vercelli, del 1914, e una di documentazione del luogodi un assassinio a Mongrando, dove era pretore ...
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PARDINI
Roberto Paolo Novello
– Famiglia di scultori e architetti di Pietrasanta, attivi fra il XIV e il XV secolo a Lucca e in Versilia. I maggiori esponenti furono i fratelli Bonuccio e Antonio, figli [...] data e luogodi morte.
Nel 1446 era ricordata la presenza nel duomo di Pietrasanta di un altare detto «di Bonuccio Pardini in Arte sacra nella Versilia medicea. Il culto e gli arredi (catal., Seravezza), a cura di C. Baracchini - S. Russo, Firenze ...
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LAMPO, Antonio Maria
Bruno Signorelli
Nacque verso il 1680 a Camburzano, presso Biella, da Pietro Francesco. Non è nota la sua formazione; mentre le prime notizie sulla sua attività risalgono al maggio-luglio [...] " una relazione sugli edifici diculto nelle valli di Luserna, Perosa, San Martino di S. Croce e della Compagnia della Misericordia di Torino. L'8 giugno 1744, al termine di un'attenta visita a Verrua Savoia, scrisse una memoria sulla scelta del luogo ...
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DALLAMANO
Graziella Martinelli
Famiglia di artisti operosi nei secoli XVII-XVIII.
Pellegrino, nato a Modena nella prima metà del sec. XVII, morto dopo il 1700, ne fu il capostipite: pittore, risulta [...] propagandistica" e trionfante degli edifici diculto sia in quella della rappresentatività Giuseppe); Id., Note sullo spettacolo in Modena tra Sei e Settecento: i luoghi e le presenze, in Alessandro Stradella e Modena: Musica, documenti, immagini ( ...
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GUGLIELMO da Forlì
Marta Ragozzino
Di G., detto anche Guglielmo dagli Organi dal nome di una antica e nobile famiglia della città (Viviani Marchesi) e ricordato da Vasari tra i discepoli di Giotto, [...] illustrium Foroliviensium, Forlì 1726, p. 256; M. Oretti, Pitture nella città di Forlì (1777), in Il patrimonio culturale della provincia di Forlì, II, Gli edifici diculto del centro storico di Forlì, Bologna 1974, p. 49; C. Casali, Guida per la ...
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CARLONE, Tommaso
Luciano Tamburini
Figlio di Giuseppe di Giovanni, della famiglia di artisti oriundi di Rovio presso Lugano, esordì come scultore a Genova a fianco del padre agli inizi del sec. XVII. [...] ben poco è noto anche se è ipotizzabile un ritorno al luogodi origine. È probabile che il secondo soggiorno a Torino sia iniziato base dei lavori intrapresi nella chiesa di S. Carlo, che, benché aperta al culto poco dopo la fondazione, richiese ...
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FEDINI, Giovanni
Monica Grasso
Di questo pittore, figlio di Domenico di Lazzaro, fiorentino, non sono note le date di nascita e morte; le notizie circa la sua attività sono comprese tra il 1563 e il [...] anche Alessandro Fei (Colnaghi, 1928). Con il Fei il F. lavorò nella cappella dei pittori all'Annunziata, luogodi sepoltura e diculto degli accademici, dove nel 1570 dipinse una delle storie a chiaroscuro sopra le nicchie, identificata con l ...
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CENTI, Iacopo
Maria Letizia Strocchi
Figlio di Giovanni, fu battezzato a Pistoia il 31 marzo 1504 (Arch. di Stato di Pistoia, Archivio comunale, Franchi, Familiario, vol. VII, c. 14v) . Pittore, gli [...] significativa di una certa fama del C. non soltanto la solennità dell'occasione e l'importanza del luogo dove beni culturali delle province di Firenze e Pistoia, I, La Montagna pistoiese. Il patrim. artistico negli edifici diculto, Firenze 1976, p. ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] azienda agricola. Inventare le forme di nuovi luoghi del lavoro (e insieme di salubre ritiro e quieta gestione dei come prospetto piano.
Compatibilmente con le esigenze del culto cristiano e la tradizionale tipologia delle chiese benedettine cassinesi ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...