GESSI, Berlingero
Simona Feci
Nacque a Bologna il 14 ott. 1564, figlio di Giulio e di Valeria di Francesco Segni.
La famiglia paterna vantava l'importante legame con Gregorio XIII Boncompagni, cugino [...] religione e del culto contrastando l'eresia, fosse essa semplice espressione di un vivo dove, oltre alle incombenze previste, si trovò di fronte due questioni: in primo luogo l'atteggiamento da osservare rispetto al contributo militare che ...
Leggi Tutto
LUDOVICO d'Angiò (Ludovico di Tolosa), santo
Andrè Vauchez
Secondogenito di Carlo d'Angiò, futuro re di Sicilia, e di Maria d'Ungheria, L. nacque a Brignoles nel febbraio del 1274 e trascorse l'infanzia [...] di annotazioni spirituali e psicologiche non tutte confluite nel processo di canonizzazione (Processus, pp. 333-380).
La santità di L. diede luogo dono al convento domenicano di St-Maximin, da lui fondato nel 1295.
Il cultodi L. si diffuse ...
Leggi Tutto
DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] ), relativo all'ammissione del D. a quell'accademia, reca l'annotazione "di Tonco nel Monferrato" (paese a 4 km da Moncalvo e Montechiaro); presso la parrocchiale di quel luogo si sono rinvenuti atti anagrafici della sua famiglia, che se non portano ...
Leggi Tutto
MARCO da Montegallo (Marco del Monte Santa Maria)
Hélène Angiolini
Nacque nel 1425 a Fonditore di Montegallo, località dell'Ascolano nota anche come Santa Maria di Montegallo, da Claro di Rainaldo "de [...] linee della sua azione legata in primo luogo alla diffusione dei Monti di pietà "sine merito", nonché alla fu sepolto nella chiesa di S. Biagio; le sue spoglie furono traslate nel XIX secolo in S. Giuliano. Il suo culto ab immemorabili fu approvato ...
Leggi Tutto
LOSCHI, Niccolò
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Vicenza nel 1415 circa dall'umanista Antonio e dalla nobile milanese Elisabetta Brivio.
La data di nascita, approssimativa, si ricava da due elementi: il ritorno [...] Giuliano. Dal padre il L. aveva ereditato il culto per la memoria del Petrarca e due codici trascritti da lat., 134 della Bibliothèque nationale di Parigi. Perduti sono inoltre due testi assai significativi: in primo luogo la satira composta dal L. ...
Leggi Tutto
CAMPAGNA, Giuseppe
Giuseppe Inzitari
Nacque a Serra Pedace in provincia di Cosenza (come risulta dall'atto di battesimo; non quindi nel vicino comune di Pedace, come scrissero L. Accattatis e V. Imbriani, [...] alla natura, il ricordo della Calabria e del paese natio, il cultodi Dante (Poesie,passim; Alla mia patria, in Atti dell'Accademia cosentina col pieno rispetto delle unità tradizionali di tempo, diluogo e di azione, e tendono a svolgersi con ...
Leggi Tutto
DUNGAL
Mirella Ferrari
Nato presumibilmente in Irlanda, fu attivo nella prima metà del sec. IX prima nelle regioni settentrionali dell'Impero, poi in Italia; Alcuino, parlando di lui fra gli anni 792 [...] ., IV91).
Sulla durata del suo magistero in Italia mancano documenti, perché non si conoscono luogo e data di morte.
Del suo interesse fattivo per il culto delle reliquie anche nella vita religiosa cittadina si può forse cercare traccia nel Sermo de ...
Leggi Tutto
MARANGONI, Giovanni
Antonella Barzazi
Nacque a Vicenza il 6 ag. 1673, da Francesco e da Marietta, della quale l'atto di battesimo del M. - conservato nell'Archivio della cattedrale vicentina (Raspa, [...] canonico regolare, mentre tra il 1727 e il 1735 ebbe luogo la stesura della Vita della serva di Dio suor Claudia De Angelis (edita in compendio a 1744).
L'opera giustifica l'impiego nel culto divino di immagini, edifici e suppellettili dei gentili, ...
Leggi Tutto
CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] si preoccuperà della istituzione di "ordinati spedali e di Monti di pietà" nonché di essere esempio del cultodi Dio. La tirannide, biade produtte, hor in questo, hor in quell'altro luogo, e che sia così vedesi apertamente, perché simile arteficio ...
Leggi Tutto
FARDOLFO (Fardolfus, Fardulfus)
Paolo Chiesa
Longobardo di stirpe, senza dubbio nato in Italia ed appartenente a nobile famiglia, probabilmente ecclesiastico di condizione, per volontà di Carlo Magno [...] parte importante anche nella promozione e nella diffusione del cultodi s. Dionigi, del resto incoraggiato e sostenuto dalla tempi di F. sarebbe stato anche forgiato un reliquiario a forma di mano; secondo la leggenda, se portato nel luogo dove ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...