MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] proemiale, dedicato alla tomba di Petrarca ad Arquà, documenta un sincero culto per il poeta, sia diverse fasi di lavoro nelle quali il MANTOVA BENAVIDES, Marco arricchisce il repertorio diluoghi classici, secondo l'evidente intento di alzare la ...
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FERRARIS, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Moncalvo (prov. di Alessandria, oggi di Asti), il 15 ag. 1850 da Bartolomeo, di "professione proprietario", e da Maddalena Bottacco, benestante. [...] giugno 1878), né di rimproverare più tardi allo stesso Luzzatti il "cultodi se stesso" quale luogo, esigeva un ampliamento alle "funzioni scientifiche" degli ufficiali di statistica e il trasferimento dell'Ufficio presso il Tesoro, luogo naturale di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] , in primo luogo, l’interesse di Borsari in materia di enfiteusi e di regime ipotecario, punti d’avvio di una riflessione civilistica di matrice savigniana si uniscono a sorreggere, contro il culto illuministico della volontà del legislatore, il culto ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] dell'a., di armi o materie esplodenti, anche se occultate e tenute in un luogodi deposito.
Le disposizioni di questa norma le ‘società’ o ‘scuole’ di profeti (nĕbi’īm ecc.) del mondo semitico, quanto le a. a scopo diculto (tìaso, éranos) in Grecia ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] associata che in forma individuale, di farne propaganda e di esercitarne il culto, sia in pubblico che in luoghidi lavoro il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacale. È fatto altresì divieto di ...
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Complesso di attività che si riferiscono alla costruzione di edifici d’ogni genere.
Architettura
L’e. si definisce residenziale quando comprende lo studio e la realizzazione di edifici e complessi destinati [...] rivolta l’attività edilizia: e. civile, e. rurale, e. per il culto, e. ospedaliera, e. industriale, e. alberghiera, e. scolastica, e. 47/1985, ex art. 31, ora abrogato), o, in luogodi detti estremi e con riferimento alle opere iniziate prima del 15 ...
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Biologia
In embriologia, area dell’embrione costituita da più cellule, più o meno ben delimitata dalle aree contigue sulla base delle proprietà che le competono. T. presuntivi Regioni dell’embrione che, [...] nel t., sia pure attraverso una risignificazione anche sostanziale: caso classico può essere considerata la sovrapposizione diluoghidiculto cristiani a quelli pagani in tutta Europa, dove il valore religioso rimane in sé apprezzabile, nonostante ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] ., le pratiche generali in uso nel luogodi conclusione del contratto). Di fondamentale importanza è il principio enunciato dall risale a Tacito, che nella Germania, menzionando il culto che la tribù germanica dei Naharvali riservava alla coppia ...
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Nel diritto romano, antiche consuetudini, di matrice per lo più rituale, che regolavano ogni aspetto della vita cittadina, tanto sul piano religioso quanto su quello profano. Per lungo tempo rappresentarono [...] presiedesse alla celebrazione di una cerimonia diculto, alla conclusione di un negozio, all’esercizio di un’azione scritto in ordinamento in gran parte scritto e legalizzato, ebbe luogo con la codificazione decemvirale, quando, intorno metà del 5° ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] i varî gruppi che formano la popolazione olandese. In primo luogo vi è una grande varietà nelle forme della casa rurale, e bilancio dello stato sono stanziate somme per le spese diculto, ecc. delle varie confessioni religiose.
Secondo il censimento ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...