SOCIOLOGIA RELIGIOSA
Marco M. Olivetti
. Lo studio sociologico della religione può svilupparsi a diversi livelli: a) come indagine sulla religione quale problema centrale per la comprensione della società [...] religioso considerato nella sua dimensione sociale, diano luogo a un panorama difficilmente unificabile e, forse ruolo del ministro del culto cristiano di J. Donovan, J. M. Smith, J. Crottogini, J. Dellepoorte, sulla parrocchia di N. Greinacher, J. ...
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VESTALE
Giulio Giannelli
. Col nome di virgines Vestales si designavano, in Roma antica, le sacerdotesse addette al cultodi Vesta. L'origine di questo sacerdozio risale indubbiamente a tempi remotissimi, [...] diede luogo al sorgere, presso gli antichi, di leggende eziologiche: in generale, ci si contentava di mettere in , insieme con le ultime sopravvivenze del culto pagano.
Si conservano numerose statue di vestali massime, rinvenute fra le rovine ...
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ZINZENDORF, Nikolaus Ludwig, conte di
Maryla FALK
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Fondatore della innovata Società dei Fratelli, detti anche Fratelli Boemi o Moravi o Herrnhutiani (v. boemi, fratelli), nato a Dresda il 26 maggio [...] , Georgia, Lapponia e Labrador, e poi nella Guinea e al Capo di Buona Speranza. Attualmente le missioni herrnhutiane hanno 13 diversi luoghidi irradiazione: Alasca, California del sud, Giamaica, Indie Occidentali, Nicaragua, Demarara, Surinam ...
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SOTERIE (Σωτήρια)
Margherita GUARDUCCI
Così si chiamavano certe feste celebrate dagli antichi Greci, il cui uso sopravvisse anche nell'età romana. Come indica il nome stesso, le soterie erano dedicate [...] di Gerone. Esse dovevano avere luogo ogni anno, nel giorno della liberazione di Priene, ed erano dedicate a Zeus Soter e ad Atena Nike. Di circondati di onori eroici. Analogamente, a Megalopoli le soterie erano collegate al culto eroico di Filopemene ...
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GIOVANNI XVI, antipapa
Luigi Canetti
Giovanni Filagato nacque a Rossano, in Calabria, intorno alla metà del X secolo da famiglia greco-bizantina di umili origini, forse di estrazione servile. Abbracciò [...] a Roma. È ignoto anche il luogo della sepoltura.
Fonti e Bibl.: Romualdus Salernitanus, Chronicon, a cura di A. Garufi, in Rer. Ital X, in Storia di Ravenna, II, 2, Ravenna-Venezia 1992, pp. 359, 368; L. Canetti, "Gloriosa Civitas". Culto dei santi e ...
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INNOCENZO V, papa
Paolo Vian
Pietro di Tarantasia nacque intorno al 1224 nella Tarantasia propriamente detta, nell'alta valle dell'Isère. Prese l'abito domenicano intorno al 1240 nel convento di Lione [...] del Crocifisso sia un ritratto di I. V o piuttosto l'effigie di Bonifacio IX). Venerato come beato, il suo culto fu confermato da Leone XIII . Alcuni scritti di Pietro risalgono al periodo dell'insegnamento universitario. In primo luogo, il Commento ...
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CHIARA, Santa
G. Curzi
Nata ad Assisi nel 1193, fondatrice dell'Ordine delle Clarisse, C. rappresenta con la sua intensa spiritualità e la sua dirompente originalità l'esperienza francescana integralmente [...] Quello di C. costituì uno dei casi più significativi di 'santità urbana': il suo divenne il culto ufficiale di tutta il cordone che cinge il saio presenta inoltre cinque nodi in luogo dei tradizionali tre.C. e Agnese che assistono alcune donne ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] culto cristiano: tanto più che viene riferito come i sacerdoti pagani avessero consigliato all’imperatore di bagnarsi nel sangue di secoli XII-XIII, in Luoghi e metodi di insegnamento nell’Italia medioevale (secoli XII-XIV), a cura di L. Gargang, O. ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] della tiara o phrygium in luogo del dyadema, Silvestro avrebbe pregato Costantino di continuare a esercitare il potere debitrice della nota leggenda) tanto la dottrina quanto il culto, introducendo nella Chiesa errori e vizi, in particolare la ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] secolo dai vertici romani avesse luogo, occorreva dunque la disponibilità di quest’ultimo a lasciarsi riorganizzare presidente della Gf: lombardo, vicino ai moderati, di estrazione borghese, col culto dell’efficienza e una radicata avversione per il ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...