Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] ripresa televisiva della messa (stabilendo i luoghi della ripresa, la scelta delle persone le sue prime esperienze di giornalista a Radio A, la radio della curia milanese.
65 www.corallo.org
66 Cfr. E. Fattorini, Il culto mariano tra Ottocento e ...
Leggi Tutto
Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] nei confronti del pontefice che coinvolse in primo luogo gli ambienti di Curia, gli intellettuali che un paio d'anni questi chiese (1466) il sostegno del papa per far cessare il culto del defunto pretendente don Carlos, che in quella regione si stava ...
Leggi Tutto
Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] uomini sacri […]. In sesto luogo ordinò di costruire nuove chiese e di ampliare quelle già esistenti, arricchendole di amplissimi donativi e proprietà terriere […]. In settimo luogo rese libero a tutti l’accesso al culto della Chiesa romana […]. In ...
Leggi Tutto
Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] grandi movimenti dei ‘disciplinati’) ai ‘luoghi pii’, come le case di carità o di misericordia, gli ospedali, le ‘opere’ , il favore espresso in più occasioni nei confronti del culto per i santi bambini martiri della ‘perfidia giudaica’, uccisi ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] di cause ancora insufficientemente esplorate sono quelle di ordine demografico. Lo spostamento di ingenti masse di individui da un luogo tedesco da parte di Martin Lutero. Ma in Italia il Rinascimento e la diffusione del culto della lingua ...
Leggi Tutto
Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] fino al 29 gennaio 1800, i novendiali per la morte di P. ebbero luogo a Venezia, all'apertura del conclave; l'orazione funebre fu ad indicem.
M. Caffiero, La politica della santità. Nascita di un culto nell'età dei Lumi, Roma-Bari 1996.
M. Rosa, ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] fu ingiunto di recarsi a Roma per difendersi dall'accusa di eresia per avere predicato e diffuso il culto del nome di Gesù, comunità ebraica. La solenne celebrazione della canonizzazione di Bernardino ebbe luogo, in piena ricorrenza giubilare, il 24 ...
Leggi Tutto
Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] partire dal Vangelo di Matteo, i punti salienti della vita di Gesù percorrendo tutti i luoghi tradizionali di un bios – in morte: Eusebio riflette un particolare momento dello sviluppo del culto dei martiri in cui il corpo come reliquia non ha ...
Leggi Tutto
SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] oppure prevedere immagini di santi meno comuni, venerati in un particolare luogo o anche famiglia Bohun, di provenienza inglese, realizzato nella seconda metà del sec. 14° (Londra, BL, Egert. 3277). Con la crescente diffusione del culto della Vergine ...
Leggi Tutto
Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] sociale e politica. Pignedoli vede gli italiani inclini a un culto «decorativo e teatrale», ma non è pessimista, perché di riscatto per l’umanesimo moderno rispetto alle sue stesse contraddizioni. La politica è una realtà ‘penultima’, mentre il luogo ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...