LORENZINI, Antonio
Stefano Tabacchi
Nacque a Montepulciano nel 1514, da Domenico, in una famiglia di agiate condizioni economiche. Sulla sua giovinezza non si hanno notizie, se non che studiò diritto [...] il tracollo demografico, seguito alla conquista fiorentina del 1406, aveva portato all'abbandono di numerosi luoghidiculto e all'usurpazione di beni ecclesiastici da parte di privati. Né le cose andavano meglio per i grandi monasteri della diocesi ...
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CAMOGLI (Camulio, Camullio), Niccolò
Valerio Marchetti
Nato, probabilmente nel secondo o nel terzo decennio del sec. XVI, da una ricca famiglia patrizia genovese e sposatosi con una facoltosa valtellinese [...] di un luogo dove nessuno potesse essere perseguitato per la propria confessione di fede. Indeciso a lungo se incamminarsi alla volta di Anversa o di partita da Gabriele Averario, ministro diculto della Chiesa riformata di Monte presso Sondrio, che il ...
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FRIGNANI, Tommaso
Hélène Angiolini
Nacque, probabilmente a Modena, nel secondo decennio del XIV secolo, da Cesare di Ottavio, in una famiglia originaria del contado circostante, denominato Frignano, [...] diplomatica volta in primo luogo a far desistere gli alleati dal loro appoggio in favore di Francesco. I tentativi di Birgitta di Svezia, la nobildonna svedese morta a Roma nel 1373, divenuta ben presto oggetto diculto e di venerazione ...
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FOSSATI, Maurilio
Maurilio Guasco
Nacque ad Arona, presso Novara, il 24 maggio 1876, da Giacomo e Domenica Destefanis.
Il F. percorse il normale itinerario del candidato al sacerdozio: nel seminario [...] culto mariano o la sua predilezione per l'Azione cattolica, tipici di tutti i vescovi degli anni di Pio XI: anche se nel F. appare il riconoscimento di a raggiungere un numero relativamente alto di stabilimenti e luoghidi lavoro. La sola eccezione fu ...
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DAL POZZO, Bartolomeo
Massimo Ceresa
Nacque a Verona nel 1637, da Vincenzo e Margherita Moscarda 1 nobili. Un suo fratello, Vincenzo, fu cavaliere di Malta ed ebbe l'incarico di riveditore delle galere.
Della [...] (pp. 305-309). In un'aggiunta in fine di volume, con la stessa data e luogodi stampa, l'autore corregge ed emenda alcuni errori. L pp. 263 s.; L. Castellani, Mem. critico-cronol. sul cultodi santa Toscana…, Verona 1856, pp. 64 s.; G. Biadego, ...
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ELIA il Giovane, santo
Vera Falkenhausen
Secondo l'anonima Vita greca, fonte principale per la sua biografia, nacque verso l'823 ad Enna in Sicilia e fu battezzato col nome di Giovanni. Nelle fonti [...] li fece battezzare nottetempo con la complicità di un vescovo del luogodi nome Pantoleone - che non risulta altrimenti altre vite di santi dell'Italia meridionale ne documenta la fama e l'estensione del culto in Calabria: secondo la Vita di S. Elia ...
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MANACORDA, Emiliano
Giuseppe Griseri
Nacque il 16 ag. 1833 a Penango, presso Asti, da Filippo e Giovanna Gatti. Dopo aver compiuto gli studi nel seminario di Casale Monferrato, il 9 apr. 1859 venne [...] di carattere, fornito di una vasta preparazione culturale, sia pure di stampo tradizionale, si preoccupò in primo luogodi eliminare culto mariano attraverso la costruzione del nuovo santuario di Cussanio. Le benemerenze acquisite verso la città di ...
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CAVALLARI, Aristide
Silvio Tramontin
Nato a Chioggia (Venezia) l'8 febbr. 1849, iniziò gli studi nel seminario di quella diocesi, trasferendosi poi in quello di Venezia verso la fine del corso teologico [...]
Ma se l'educazione religiosa, le pratiche di devozione e diculto, i restauri della chiesa parrocchiale ebbero, secondo Marcantonio Bragadin, luogodi ritrovo e di formazione per lavoratori e una delle prime casse operaie di depositi e prestiti ...
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EMILIANI (Miani), Pietro
Giacomo Moro
Nacque a Venezia nel 1362 da Giovanni Miani, del ramo di S. Cassiano, e da Fiordelise Barbarigo.
Pur nell'assenza di notizie certe sulla prima parte della sua vita, [...] nato non prima del mese di giugno). Egli usò costantemente la forma latinizzata del cognome in luogodi quella originaria, Miani, secondo l'apparizione della Madonna sul Monte Berico e il culto che ne derivò (il vescovo benedisse la prima pietra ...
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CATALDO, santo
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Patrono di Taranto, nacque in Irlanda, nel Munster - forse a Canty, nella diocesi di Waterford -, nella prima metà del sec. VII, da famiglia assai religiosa, di agiate condizioni sociali. [...] propagazione del culto del santo, che, proclamato patrono di Taranto, fu oggetto, a partire dal sec. XII, di una venerazione la sillaba CHAV, a designare con maggior precisione il luogodi provenienza del santo. Lo Stornaiolo ha avanzato l'ipotesi ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...