Napoli
Giovanni Vitolo
La città al momento della scomparsa di Guglielmo II nel 1189 e dello scoppio della guerra per la sua successione tra i sostenitori dell'imperatore Enrico VI, in quanto marito [...] suoi ministri e giudici, veri e propri sacerdoti addetti al culto della giustizia: alla loro testa Pier della Vigna, novello Napoli nel 1995, quando propose di identificarlo con il Castel Capuano, abituale luogodi residenza dei sovrani a Napoli a ...
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STEFANO II
Paolo Delogu
Figlio di un Costantino, apparteneva ad una famiglia nobile romana che aveva le case nella regione della via Lata (via del Corso). Non se ne conosce la data di nascita. Rimasto [...] di ristabilire il culto delle immagini sacre, la cui abolizione, decretata dal padre di Costantino, Leone III, era da decenni causa di elemento di controllo del processo di riorganizzazione ecclesiastica in quel Regno, in luogodi Bonifacio, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] ) all’edizione. I documenti furono editi con una sommaria indicazione del luogodi conservazione, ma non tanto sommaria da impedire di apprezzare il grande lavoro di sistemazione e sistematizzazione compiuto (3° vol., fino a p. 98).
Agiografie ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] né la riconferma delle precedenti concessioni in materia di libertà diculto servirono a porre termine alla controversia, destinata a nel marzo 1666 a una donna cattolica del luogodi Corsinge nel baliato di Guillard soggetto al duca, ma residente in ...
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citta
città
Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto [...] sempre come organismo terziario, per rispondere al bisogno diluoghidi consumo di beni agricoli e di produzione di altri beni, non agricoli, nonché di servizi; e, quasi certamente, nacque anche come luogodi concentrazione del potere. Man mano le c ...
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Eugenio II
Jean-Marie Sansterre
Nonostante la sua origine non sia specificata nel più antico manoscritto delle biografie papali del sec. IX, E. fu verosimilmente romano, come riferiscono posteriori [...] della simonia, la condotta e i doveri dei vescovi e degli altri membri del clero, l'istruzione dei chierici, i luoghidiculto e i loro servizi, la disciplina dei monasteri, il riposo domenicale, il comportamento dei laici in chiesa e la morale ...
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Paolo I, santo
Paolo Delogu
Appartenente ad una famiglia della nobiltà cittadina romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (via del Corso), fin da piccolo venne allevato ed educato nelle [...] di S. Andrea al Soratte con i monasteri ad esso collegati di S. Stefano e S. Silvestro, perché servissero come luogodi sosta e di del sostegno che dava al culto delle immagini. Egli accusò tutto il mondo bizantino di eresia, senza distinguere tra ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] e monumentali dell’antichità venne realizzata mediante l’impiego di schiavi (dalle fortificazioni ai luoghidiculto, dalle imprese di controllo del regime dei fiumi alla costruzione di porti, edifici amministrativi e arterie viarie), ma questa ...
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precolombiane, civilta
precolombiane, civiltà
Definizione invalsa da tempo per indicare l’insieme delle culture indigene dell’America Centrale e andina che si svilupparono tra il 3° millennio a.C. e [...] studi scientifici e astronomici), ma anche luogodi scambi commerciali e di cerimonie religiose. Il complesso pantheon maya la sottomissione e scongiurare l’insorgere di ribellioni interne. Tra i culti aztechi più violenti, vanno ricordati quelli ...
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LUCERA
RRaffaele Licinio
È del cronista Riccardo di San Germano la preziosa notizia che, tra fine maggio e inizio giugno del 1223, Federico II riuscì a ottenere una prima, consistente vittoria sui saraceni [...] aver indubbiamente pesato, nella scelta dello Svevo, in primo luogo il ruolo di 'laboratorio politico e territoriale' assegnato alla Capitanata: è appunto godevano di importanti garanzie collettive: la libertà diculto, la possibilità di conservare ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...