Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] nr. 18); la terza epigrafe, di cui non si può accertare il luogodi conservazione originario, ricordava il nome di G. che "hoc opus excoluit" V. Fiocchi Nicolai, Strutture funerarie ed edifici diculto paleocristiani di Roma dal III al VI secolo, in ...
Leggi Tutto
CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] in senso unitario del suo liberalismo e lo sviluppo di un vero e proprio culto della monarchia sabauda, in quanto garante della soluzione nel salotto della baronessa Olimpia Savio di Bernstiel, luogodi convegno dei personaggi più in vista ...
Leggi Tutto
ARIOALDO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Duca di Torino, ariano, appartenente alla nobile stirpe di Caupo, aveva sposato, nel secondo decennio del sec. VII (non dopo il 615-616 comunque), la figlia [...] diluogo, replicò rinfacciando al duca l'appartenenza ad una setta eretica. Uno dei gasindii di A., cogliendo una sua esclamazione di stizza, si fece premura di essere lasciata piena libertà diculto; l'attivo centro di predicazione antiariana e anti ...
Leggi Tutto
Emilio Gentile
Il tramonto della modernità
Una carneficina senza precedenti (tra i 9 e i 13 milioni di morti): questo fu il primo conflitto mondiale, esploso nell’agosto del 1914. Dopo, l’Europa perse [...] di raccogliere le spoglie nei cimiteri di guerra monumentali. Centinaia di migliaia furono i caduti senza nome e i dispersi. Nel cimitero monumentale di Douaumont, presso Verdun, luogodi guerra, è tuttora il culto nazionale più universale, condiviso ...
Leggi Tutto
cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto diculto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] di tipo «moderno» (tipologicamente, più che cronologicamente), da cui tuttavia differisce per il fatto che, mentre né Mosè né Maometto né il Buddha aspirarono ad avere culto seguirono altre, tra cui in primo luogo quella di Calvino (➔ ), e intanto la ...
Leggi Tutto
Nazareth
Città nello Stato d’Israele, il maggior centro della Galilea, capol. del distretto settentrionale. N. è divisa in tre quartieri storici le cui denominazioni (greco, latino, musulmano) rispecchiano [...] la distribuzione dei luoghidiculto. La città, non ricordata nell’Antico Testamento né negli scritti di Flavio Giuseppe, deve la sua celebrità al fatto che nel Nuovo Testamento è indicata come il centro in cui viveva Maria quando ricevette l’ ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] e August Wilhelm Schlegel. Caratterizzata da un ascetico culto della bellezza fu la breve parabola del poeta W con il passato: la perdita della sicurezza con la scomparsa diluoghi, persone e cose consuete si riflette nel romanzo Abschied von ...
Leggi Tutto
Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] ad Asunción. I porti principali, attraverso i quali ha luogo buona parte del commercio estero, sono anch’essi brasiliani ( africane, indigene e santi cattolici, esempio tipico di sincretismo. Il culto vodù di Haiti è il più importante retaggio della ...
Leggi Tutto
Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] lo status di paesi autonomi nell’ambito della Comunità francese. Ha luogo in Egitto la I Conferenza di solidarietà fra i possesso di questi strumenti garantiva la legittimità dell’assunzione del potere; in altri casi essi sono legati al culto e ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] 11° e il 15° sec.) ha spezzato il cordone di dune, dando luogo così alle isole Frisone, alle cui spalle si è Toussaint. Nell’ambito della produzione romantico-realistica, che nel culto dell’umorismo s’ispira prevalentemente ai modelli inglesi (L ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...