Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] a un confronto diretto tra goti e sarmati, e in secondo luogo a un intervento militare dei romani nei confronti dei primi. Il mort. pers. 24,9, Costantino ha ristabilito la libertà diculto nelle proprie zone dopo l’inizio del suo regno, e Lattanzio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] ai luoghidi produzione e di diffusione della cultura più moderna, e solo di rado riuscivano di istituzioni diculto, di beneficenza e di cultura (ecclesiastiche e laiche); la descrizione e la storia di palazzi e monumenti. Le storie municipali, di ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] il caso, in primo luogo, di Marcione, che fu allontanato dalla Chiesa di Roma nel 140, e dopo di lui vanno ricordati gli gnostici rifiutato di consegnare ai suoi avversari gli edifici dicultodi Antiochia, sì che i suoi avversari pensarono bene di ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] secoli IX e X il portico lateranense rimase il luogodi esercizio della giustizia papale29, un esercizio insidiato dalle donazione, bensì la leggenda di Silvestro, con la guarigione di Costantino, la successiva libertà diculto e l’edificazione del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] allo accrescimento della città, non era luogo alcuno dove più commodamente si potessi exercitare di un giudizio di ‘probabilità’, donde appunto la nozione di testi o autori ‘approvati’ dalla Chiesa, ovvero che, per lunga tradizione diculto ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] Pacificazione di Augusta, la libertà diculto ai luterani sudditi di principi ecclesiastici cattolici. Nella Dieta di Ratisbona, aveva rinunciato alla dignità patriarcale facendo eleggere in suo luogo il nipote Dawudšah. G. lo accolse benevolmente, ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] e, insieme ai propri partigiani, rioccupano alcuni edifici diculto, tra cui di nuovo la basilica Liberii (Gesta inter Liberium 10, p della fondazione di Roma. Non è qui il luogodi riprendere le questioni relative alla presenza di Pietro e Paolo ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] , essa comincia ad accrescersi nel secolo successivo, come attestano le edificazioni presenti nei luoghidiculto e nelle aree cimiteriali. Di norma essi non prediligono la visibilità offerta dagli spazi pubblici idonei alla socializzazione (come ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] diffusione sempre maggiore diculti enoteistici e monoteistici e a uno sviluppo, finora inaudito, diculti misterici e forme della guerra contro la Persia che non avrebbe mai avuto luogo, a prendere controllo dell’Armenia con un titolo che, ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] illuminati’, richiede alcune note preliminari. Per rilevare in primo luogo che il breve, quanto traumatico, impatto delle repubbliche religiose, pur differenziandosi considerevolmente in materia di libertà diculto. Le loro concezioni circa i ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...