CATERINA de' Medici, duchessa di Mantova
Luisa Bertoni
Nacque a Firenze il 2 maggio 1593 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina di Lorena.
Per inclinazione naturale C. sarebbe stata portata [...] francese per le nozze di Maria con Enrico IV. In cambio il granduca chiedeva la libertà diculto in Inghilterra per tutti assicurazioni, nonché la dispensa pontificia, il matrimonio ebbe luogo.
Il matrimonio di C. con Ferdinando non fu, per la verità ...
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CORTESE, Paolo
Lauro Rossi
Di famiglia originaria della Basilicata, nacque a Napoli il 15 dic. 1827 da Luca e Rosa Papa. Avviato agli studi giuridici, unì nei suoi anni giovanili la passione per queste [...] nel 1854 la Camera del Consiglio di Napoli giudicò che non vi fosse luogo a procedere penalmente nei suoi confronti. temporalità ecclesiastiche e tutti i beni destinati alle spese diculto fossero sottoposti al controllo del governo e regolati dalla ...
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CAMBIANO DI RUFFIA, Pietro (Cambiani, Pietro Ruffia), beato
Angela Dillon Bussi
Si ritiene dai più che il C. sia nato verso il 1320, e che appartenesse alla nobile famiglia dei Cambiano, signori di [...] fu tributata venerazione popolare nei luoghi in cui aveva operato. Durante il pontificato di Pio IX, la S. Congregazione ordinaria dei Riti del 29 nov. 1856 riconobbe e, successivamente, il 4 dicembre approvò il culto tributato da tempo immemorabile ...
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Adriano (Publius Aelius Hadrianus)
Adriano
(Publius Aelius Hadrianus) Imperatore romano (Italica, Spagna, 76-Baia 138), dopo l’assunzione al trono detto imperator Caesar Traianus Hadrianus Augustus. [...] dette però luogo a discussioni, poiché Traiano aveva provveduto solo negli ultimi suoi giorni all’adozione di Adriano. gli morì il prediletto Antinoo, che amaramente pianse e onorò diculto divino), più volte ad Atene: ovunque lasciando traccia della ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] si dovettero all’influsso dei coloni occidentali, tedeschi in primo luogo, dall’11°-12° sec. in poi. Infine, fu soprattutto fra tutti l’esistenza nelle credenze e nel culto della figura di un dio supremo, altamente preminente sulle altre divinità ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] che ne era stato staccato il cranio, destinato agli usi del culto. I resti del defunto venivano poi collocati in una cappella : pellegrinaggi nei luoghi santi, circumambulazione di templi, recita di particolari formule e di preghiere, donazioni ...
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(gr. Θράκη) Regione della Penisola Balcanica ripartita tra la Grecia e la Turchia, in gran parte, e la Bulgaria, per un breve tratto. Si affaccia sul Mar Nero, sul Mar di Marmara e sull’Egeo. A O si considera [...] scrittori antichi (in primo luogo Erodoto); a esse fa riscontro un ampio numero di testimonianze archeologiche (iscrizioni, nel 5° secolo. A questa triade Erodoto fa seguire il cultodi un Hermes, praticato però soltanto dai re, dove re vuole ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] di tutta la penisola, derivante dall’evoluzione di gruppi giunti dopo il Paleolitico dall’Africa settentrionale che, mescolatisi ai popoli preiberici, diedero luogo funebre fondamentale era la cremazione; il culto si svolgeva sui monti e nelle grotte ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] ancora usata come quella in grado di segnalare l'impasse tra distruzione del vecchio mondo e culto del moderno spirito italiano ed Nei fondamentalismi si afferma il primato della politica come luogo in cui si compie un'idea religiosa: politica ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] e i suoi fini. Non si è avuta una continuazione in America di più caratteristici movimenti storiografici tedeschi (come il terzo umanesimo o il culto per l'eroe-guida del cerchio di Stefan George): W. Jaeger ed E. Kantorowicz, per dare due esempî, si ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...