Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] all'ingresso della città, il luogodiculto accanto alla sala di riunione del villaggio e là dove un'assemblea di buddhisti o di musulmani risulta qualcosa di differente da un convegno di economisti o da una riunione di atleti" (v. Colpe, 1986; tr ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Europa tra preistoria e protostoria
Daniela Cocchi Genick
Gli aspetti archeologici del culto dal neolitico all'età del bronzo
L'interpretazione del significato [...] percorse da acque sotterranee, oggetto di particolari forme diculto attestate dalla ricorrenza di peculiari deposizioni. Dai luoghidiculto, così definibili sulla base di tutta una serie di testimonianze di più complesse manifestazioni, come ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] tra monumento funerario e aree religiose e cerimoniali ‒ il monumento di Diocleziano è posto dinanzi al tempio di Giove ‒ inaugura un nuovo rapporto tra luogodiculto e spazio cimiteriale che si affermerà incontrastato nei contesti cristiani ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] recenti acquisizioni riguarda Kommos, nel settore centro- meridionale dell'isola di Creta, dove è stato scoperto un luogodiculto fenicio, connotato da un piedistallo con triade betilica, costruito intorno al 925 a.C. e in funzione sino alla ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] destro, così come erano tenuti dal sacerdote durante la libagione. Oltre ad assolvere alla loro funzione diluoghidiculto, i santuari si presentano in molti casi come centri polifunzionali in cui l'articolazione architettonica del complesso ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] che, fin dai suoi albori, hanno accompagnato la nascita dello studio delle antichità etrusche e italiche. Le necropoli e i luoghidiculto sono sicuramente i due aspetti più noti dell'Italia preromana, mentre, sino ad anni recenti, sono rimaste in ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] , in particolare quelli del mondo rurale, in cui si conservano pressoché immutate pratiche millenarie. Il luogodiculto è, nell'India antica, essenzialmente uno spazio non edificato, eventualmente circoscritto da labili contrassegni (recinti ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] l'immagine vivente del dio. Ogni divinità prediligeva una o due specie animali, che di conseguenza erano sacre a quel dio e tabu alimentare nella città luogodiculto principale. L'animale, come la statua, era ipostasi del dio e non divinità essa ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
Caratteri generali
L'iniziale semplicità, elemento destinato a rivelarsi sostanziale nella rapidissima diffusione [...] forme già più evolute, mentre le pietre accostate rappresentano il tipo più diffuso diluogodiculto in molte regioni, soprattutto africane. La possibilità di isolarsi dal contesto mondano per pregare correttamente è data anche dall'utilizzo ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] concetto di Dio, abbia articoli di fede, comprenda azioni diculto, né forme di carattere morale; come massimo comune denominatore di ogni , archeologia, storiografia moderne) e in secondo luogo su quella dell’approfondimento teorico, sempre più ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...