Vedi CIRENE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIRENE (Κυρήνη, dorico Κυράνα, lat. Cyrene e Cyrenae)
G. Pesce*
G. Sgatti
E. Paribeni
Antica città nella regione che da essa ebbe il nome di Cirenaica, nella [...] regione cirenea; da esso deriva il nome Kyrana, che significa dunque luogo ricco d'asfodeli o città degli asfodeli. Più tardi, e non corrente attica. Forse la statua appartenne ad un simulacro diculto o a una sfinge. Notevole un rilievo alto m 0 ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] anche in ambito goto alla predilezione per le sepolture nei pressi diluoghidiculto. L'analisi minuziosa dei materiali di corredo ha consentito l'individuazione di quattro generazioni dell'insediamento visigoto in Hispania, fino alla fusione ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Le aree e le tipologie sepolcrali
Cina
Nei siti riferibili alla cultura antico neolitica Cishan-Peiligang (6500-5000 a.C.) [...] città alle sepolture monumentali poste al suo esterno, di fornire la tomba di un segnacolo esterno costituito da un grande tumulo di terra circondato da vasti giardini e luoghidiculto. Questo tipo di struttura, cui era dato un nome seguito dal ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] di espressioni complesse di vita spirituale consistenti non solo nelle sepolture, ma anche in forme dicultodi crani umani e di possibilità che l'Africa fosse stata il luogodi origine degli Ominidi. Agli inizi di novembre del 1924, M. de Bruyn, ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania. Sviluppi dell'indagine archeologica in Campania
Italo Iasiello
Valeria Moesch
Sviluppi dell’indagine archeologica in campania
L’ultimo decennio [...] , in AnnAStorAnt, n.s. 7 (2000), pp. 61-85.
L.A. Scatozza Höricht., Materiali votivi e luoghidiculto nel territorio di Avella, Napoli 2001.
– Abellinum:
A. Simonelli, La gens Herennia ad Abellinum: testimonianze epigrafiche e monumenti, in ...
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Le Americhe e l'Oceania: dal popolamento alla formazione delle società complesse
Duccio Bonavia
Thomas R. Hester
Claude-François Baudez
Krzysztof Makowski Hanula
Gaetano Cofini
Il popolamento delle [...] Uniti sono emerse prove convincenti del fatto che esso abbia avuto luogo in quel periodo. Scarsi sono i resti umani anteriori a 10 centri dicultodi prestigio extraregionale, come Chavín nel dipartimento di Ancash e Kuntur Wasi in quello di Cajamarca ...
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Cina. I primi imperi: l'archeologia delle dinastie Qin e Han
Roberto Ciarla
Victor H. Mair
Marcello Orioli
Xiaoneng Yang
Yan Sun
Wang Dadao
Filippo Salviati
Maria Carlotta Romano
Zhang Zengqi
I [...] due sepolture d'accompagnamento, una fossa sacrificale e i resti di una struttura diculto) potrebbe essere lo Shou Lingyuan con le tombe del re delle strutture a vista. La scelta del luogo, di fronte ai palazzi di X., non fu casuale: non lontano da ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] ispirati alla pianta centrale di tradizione bizantina e quelli costruiti attorno ad un oggetto diculto (come il santuario l'evoluzione del potere. La moschea non era soltanto un luogodi preghiera; almeno fino al X secolo essa assolse a molteplici ...
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L'archeologia dell'Iran. La protostoria
Massimo Vidale
Bruno Genito
Raffaele Biscione
Stefano Pracchia
Peter Calmeyer
Robert H. Dyson Jr.
Bruno Overlaet
Sandro Salvatori
William M. Sumner
Carl [...] nel 1928 ne fu segnalata l'esistenza come luogodi ritrovamento di innumerevoli manufatti dispersi sul mercato antiquario, il . Di dimensioni modeste (10 m di lato), con pianta cruciforme, esso conservava all'interno una parte dell'apparato diculto: ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] quali sarebbero la sede dell'hestia, gli hestiatoria e una sala diculto, oltre ad un'esedra aperta verso la stoà, forse una piccola costituito dall'ekklesiasterion di Metaponto, situato in prossimità dell'agorà; sul luogodi un più antico impianto ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...