BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio diculto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] avvenne certo solo gradualmente e comportò in ogni modo una serie di modifiche nell'allestimento dei luoghi destinati al culto e alle funzioni a esso connesse. Di questi cambiamenti, anche per la deperibilità dei materiali impiegati, ridotti ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] agli edifici diculto, come risulta, per es., sia nel Lib. Pont. sia nelle fonti documentarie di età carolingia sham῾dān successivi, indipendentemente dalla forma dell'oggetto o dal luogodi produzione.Sin dagli inizi del sec. 13° la tipologia ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] cristiana l'idea della rappresentazione come momento collettivo, edificante e didattico, non si sentì la necessità di un luogo spettacolare diverso da quello del culto in seno al quale era nato il ludus, bastando all'azione mistica gli spazi e la ...
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ARMENIA
N. Thierry
(gr. 'Αϱμενία; lat. Armenia; armeno Hayastan)
Vasta regione storica dell'Asia anteriore che, verso i secc. 7° e 6° a.C., prese ad assumere fisionomia propria per caratteri etnico-culturali [...] capitale religiosa Valašapat (od. Eǰmiacin; v.) e dalla capitale politica Dvin (v.) riuscì a costituire comunità civili e luoghidiculto sin nelle regioni periferiche del paese: dalla prov. del Gugark' nell'estremo N (in contatto con la Georgia ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] ), si mostra ancora fortemente legato alla cultura filosofica e letteraria trecentesca, segnalandosi per il culto delle "tre corone" (e in primo luogodi Dante) e per la tendenza, visibile soprattutto nel Paradiso degli Alberti, allo sfoggio ...
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MANTOVA
A. Calzona
(lat. Mantua)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata nella pianura Padana.Le varie fasi della storia insediativa della città sono strettamente legate all'acqua e alle [...] il campanile.Un cenno particolare merita la chiesa di S. Maria del Gradaro, legata al cultodi s. Longino di Cesarea e della reliquia del Sangue di Cristo. Secondo gli storici mantovani nel luogo del martirio di s. Longino presso M. era sorto fin dal ...
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CORDOVA
A. Marcos Pous
A.M. Vicent Zaragoza
CÓRDOVA (lat. Patricia Corduba; arabo Qurṭuba; spagnolo Córdoba)
Città della Spagna situata nella regione dell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir. [...] al di fuori della cinta di mura, ridotti in rovina, erano stati trasformati in luoghidi sepoltura e di edificazione di . Guía, Madrid 1965, pp. 38-62; P. Rodríguez García, El culto de los santos en la España romana y visigoda, Madrid 1966; P. de ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] .Le condizioni che determinarono la realizzazione di c. variarono da luogo a luogo e di momento in momento, con fluttuazioni dovute tutto la c. da immagine devozionale a oggetto diculto.La riproduzione fu anche un mezzo per incorporare citazioni ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] numero esiguo di a. di questo genere, si può facilmente ritenere che la loro produzione raggiungesse nei luoghidi pellegrinaggio livelli difficile tracciare una linea di demarcazione fra a. da un lato e ornamenti e oggetti diculto dall'altro.
Armi ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] dell'Alto Medioevo all'interno delle mura furono costruiti edifici diculto, tra i quali forse anche l'antica chiesa vescovile Achilleo su una delle più importanti aree cimiteriali di S. e luogodi sepoltura dei vescovi spoletini, fu, per tutto ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...