Temi olimpici: Pierre de Coubertin
Roberto L. Quercetani
Prima delle Olimpiadi
Dalle carte conservate negli archivi del CIO sappiamo che nella linea maschile la famiglia de Coubertin aveva lontane e [...] nuovo: era lecito e consigliabile riunire negli stessi luoghidi gara cittadini di paesi fino a ieri in conflitto fra loro, quando me lo sport è una religione con chiesa, dogmi e culto ... ma soprattutto un sentimento religioso. E mi sembra infantile ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] ), si mostra ancora fortemente legato alla cultura filosofica e letteraria trecentesca, segnalandosi per il culto delle "tre corone" (e in primo luogodi Dante) e per la tendenza, visibile soprattutto nel Paradiso degli Alberti, allo sfoggio ...
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BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] Carafa, tratta dei presunti vestigi e precorrimenti del culto cristiano trovati dai primi navigatori in Asia e ode alcaica latina di esultanza.
Dopo Parigi, Roma. Un altro centro cosmopolita, luogodi incontri, di intrighi, di vivaci scambi culturali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] Regno soprattutto come luogodi sociabilité nobiliare e di tutela di interessi clientelari, capace di sedurre, per d’ogni altra occupano e occuperanno sempre le menti di tutti gli uomini, selvaggi, barbari, culti, ignoranti, dotti (pp. 190 e seg.).
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] oltre trent’anni. In secondo luogo, nel caso di Alessandro è più rilevante, dal punto di vista filosofico e ‘civile’, la 629) e cui occorre restituire «un principio d’onore», «un culto pubblico di virtù» (p. 635). Essenziale è per questo l’opera dei ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] nella famosa novella di ser Ciappelletto non scorgeva altro che la denuncia esemplare di un erroneo culto popolare, esaltando il diverse; ma il vero luogodi pubblicazione è senz'altro Roma). Ma a parte la mancanza di testimonianze precise (nulla si ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] che tornerà nelle opere più socialmente risentite - luogodi assoluta uguaglianza sia pur raggiunta mediante una moderna.
La raccolta delle Prose è spia eloquente dell'autentico culto, variamente testimoniato nelle sue opere, che il D. nutre ...
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BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] a Ferrara gli agenti pontifici per dar luogo all'esazione, impedì loro di agire e li rinviò a Roma ("Borsum 12, lat. 429) eseguita dal 1455 al 1461, o i libri diculto della Certosa di Ferrara che furono appunto commessi da B. stesso (v., per un ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] chierici (epp. 31, 48, 54, 63, 73, 91), ad ordinazioni di abati destinati ai monasteri (epp. 27, 28, 42, 89) e di presbiteri che prestavano servizio religioso in particolari luoghidiculto (epp. 36, 43, 86), e alla disciplina monastica (epp. 46 ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...]
L'Angeloni, accogliendo il B. "in luogodi figliuolo", offrì al giovane l'occasione di penetrare nel vivo della vita, culturale romana. convinzioni sulla supremazia di, Raffaello. Come egli stesso aveva diffuso il cultodi Raffaello nel Seicento, ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...