EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] libertà diculto nelle valli, estesa anche ai cattolici; fuori dalle valli solo libertà di coscienza. Il trattato di cena … e fornita la cena subito si levò e restò in quel luogo giocando alle predelle… se bene tutti noi altri a pena potevamo stare ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] per il futuro della Chiesa, non solo tedesca. In terzo luogo, durante la sua residenza a Monaco, Pacelli assistette personalmente con cautela, il principio di una più diretta partecipazione dei fedeli agli atti diculto; cui fecero seguito nei ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] di Pietro Leopoldo e revocare la libertà di commercio frumentario, vietando l'esportazione di grani, biade e oli. Furono inoltre autorizzate varie pratiche diculto e di Granducato.
L'intervento austriaco non ebbe luogo né allora, né durante gli anni ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] , in una religiosità sincera, anche se spesso espressa in forme diculto assai semplici e non prive d'ingenuità. Di questi atteggiamenti e stati d'animo son testimonianza fedele molte centinaia di lettere ch'egli scrisse, fin da bambino, alla madre ...
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Anarchismo
George Woodcock
di George Woodcock
Anarchismo
sommario: 1. La dottrina anarchica. 2. Sviluppi storici dell'anarchismo. 3. Il protoanarchismo. 4. L'anarchismo nel XIX e nel XX secolo. □ Bibliografia.
1. [...] lavoratori al processo decisionale nel luogodi lavoro e dello sviluppo di forme di azione democratica più diretta Read, H., Anarchy and order, London 1954.
Read, H., The cult of sincerity, London 1968.
Richards, V., Lessons of the Spanish revolution ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] perdono per la Shoah. Del resto, i suggerimenti di Giovanni Paolo II per risolvere la questione di Gerusalemme, spogliando di ogni sovranità statale il perimetro dove si concentrano i luoghidiculto dei tre monoteismi, dimostrano l'attualità, in un ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Esperimenti, strumenti e luoghidi lavoro
Jan Golinski
Esperimenti, strumenti e luoghidi lavoro
Le collezioni di strumenti
In molti luoghi [...] ''effetto elettrico' poteva essere trasferito dal suo luogodi generazione per il tramite di una linea conduttrice, a condizione che questa di ministro del culto e insegnante di scuola, furono alcuni lavori didattici di storia, di oratoria e di ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] fine del IX secolo, era quella d'un luogodi pellegrinaggio al sepolcro dell'aristocratico fondatore Geraldo che , alla sua morte, nel 909, divenne destinatario diculto. Oddone, abate di Cluny, prende nella propria giurisdizione l'abbazia e scrive ...
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BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] a Ferrara gli agenti pontifici per dar luogo all'esazione, impedì loro di agire e li rinviò a Roma ("Borsum 12, lat. 429) eseguita dal 1455 al 1461, o i libri diculto della Certosa di Ferrara che furono appunto commessi da B. stesso (v., per un ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] chierici (epp. 31, 48, 54, 63, 73, 91), ad ordinazioni di abati destinati ai monasteri (epp. 27, 28, 42, 89) e di presbiteri che prestavano servizio religioso in particolari luoghidiculto (epp. 36, 43, 86), e alla disciplina monastica (epp. 46 ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...