Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] la πομπή, cioè tutta la sequenza dei diversi atti diculto, cui l'intera collettività partecipava con spontaneo fervore. scena a un cittadino ancora vivente. Di conseguenza, il teatro latino non è il luogodi una riflessione morale o filosofica sull' ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] fare col sacro, tutto ciò che riguardi la salvezza delle anime e il cultodi Dio, che sia tale per sua natura o che tale appaia per il compassione verso i deboli ecc.) ma come luogo d’azione collettiva, cioè di impegno civile. La Chiesa cattolica, in ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] un fondatore riconosciuto santo, la cui tomba diviene luogodi preghiera e di pellegrinaggio), nella quale gli individui si sforzano di raggiungere il contatto con Dio sotto la guida di un maestro.
L'ortodossia dell'Islam ufficiale mal sopporta ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Europa tra preistoria e protostoria
Paola Ucelli Gnesutta
Luca Bachechi
Alessandro Guidi
Isabella Damiani
Caratteri generali e tecniche costruttive
di Paola [...] si eccettuano questi casi particolari, durante l'età dei metalli la presenza diluoghi destinati al culto non è indiziata da caratteri architettonici di particolare rilievo. Nell'Europa settentrionale e centro-orientale la destinazione cultuale ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Subcontinente indiano
Massimo Vidale
Ciro Lo Muzio
Dalle prime comunità stanziali al fenomeno urbano
di Massimo Vidale
I processi formativi delle prime comunità [...] noti, per il periodo che va dal 700 al 200 a.C., risalgono ad età Maurya; di natura religiosa, essi sorgono in corrispondenza diluoghidiculto extraurbano; le città restano ancora quasi completamente sconosciute. Per le fasi più antiche ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Europa tra preistoria e protostoria
Alessandro Guidi
Alberto Cazzella
Daniele Vitali
Dalle prime comunità di villaggio alle soglie dell'urbanizzazione in [...] a residenze signorili, ad abitati, a spazi agricoli o di rifugio, a luoghidiculto. Per realizzare tali cinte, la cui lunghezza nei casi di alture o di rilievi ammonta a qualche decina di chilometri, furono impiegati terra, pietra e legno. La ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Iran e Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le vie del lapislazuli (iii millennio a.c.)
Il commercio del lapislazuli, pietra altamente stimata nei mercati [...] viaggio. Tali documenti, che spesso menzionano i luoghidi destinazione e le località intermedie, concernono principalmente diculto (la più importante è Ichyanli Depe, annessa alla necropoli di Dordul, in Turkmenistan), ma anche una fortezza di ...
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I cristiani immigrati: fratelli stranieri
Nicla Buonasorte
I ‘nuovi’ cristiani in Italia: una geografia in divenire
Ormai da tempo è evidente che anche in Italia, storicamente la nazione cattolica per [...] del paese in cui i Rom si trovano. Non sono neppure vere e proprie conversioni: semplicemente, il bisogno di Dio porta a frequentare i luoghidiculto che sono in questo o quel paese»10. Le feste più importanti (Natale, San Giorgio, venerato anche ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Uno sguardo sul mondo naturale
Georges Métailié
Uno sguardo sul mondo naturale
La Cina antica non ha lasciato testi o trattati dedicati esclusivamente a piante [...] forse anche le forme diculto dell'albero.
Anche le cinque sezioni che riguardano i nomi di animali individuano alcuni maghi, o ancora considerazioni sui nomi di persone, diluoghi, di oggetti e di animali. L'autore volle raccogliere, correggere ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] di tutti, appunto, dal turismo. L'invasione dei luoghi che diculto invece di un culto, una volgarizzazione invece di una dottrina, una giustificazione invece di un impegno.
Le religioni di massa diventano Kitsch anzitutto nei loro oggetti diculto ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...