Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] diFrancesco Foscari (1423-1457). Il mero dato numerico lascia di per sé intuire la notevole abilità di questo personaggio, di cui altra violenza, ma ora (marzo 944) il patriarca di Aquileia Lupo era costretto a chiedere una pace che l'ira dogale ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] del Pitteri vi era una società, di cui facevano parte patrizi dell'importanza diFrancesco Loredan, futuro doge, e Giovanni (43). Mentre le due prime opere in sottoscrizione, quelle del Lupo e i Salmi, uscirono entro breve tempo, la terza dovette ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] decorazioni laterizie a toro, scozia, spicatum, dente dilupo, ecc.
Questi segnali dispersi non consentono da 800 (dipinto di Antonio Canal, disegno di D. Moretti) (146); forse il palazzo Dandolo sulla riva del Carbon (dipinto diFrancesco Guardi) ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] , egli si sentiva non solo, qual era di solito, avido e insaziabile di piaceri, lupo rapace, ma anche, a volta a volta, 53 e 76-77), e la seconda, a cura diFrancesco Flora con note storiche di Alessandro Del Vita (Lettere. Il primo e il secondo ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] [...]».
30. Salvatore Lupo, Il Fascismo, Roma 2000, pp. 309-316.
31. V. in questo volume il capitolo di Maurizio Reberschak, Gli I primi operai di Marghera. Mercato, reclutamento, occupazione. 1917-1940, a cura diFrancesco Piva-Giuseppe Tattara ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] rimanere alla Napoli del Quattrocento, alla Vita di Esopo diFrancesco del Tuppo). Anche a prescindere dalle novellae la ripresa da Fedro di quella celeberrima del lupo e dell'agnello, dove l'inserzione fra i due contendenti di un arbitro, nelle ...
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La memoria della Seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d'Italia
Tommaso Baris
La ‘liberazione avvolgente’
Nell’immaginario collettivo dell’Italia, la memoria della Seconda guerra mondiale combattuta [...] cit., p. 38). Ancora più esplicito il racconto diFrancesco Ciffo di Caltagirone, che accusa i soldati canadesi e neozelandesi, peraltro e Manoela Patti per i preziosi suggerimenti; Salvatore Lupo, Matteo Di Figlia, Vittorio Coco e Carlo Verri per i ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] . Lo stesso vizio finiva per divenire cosa spirituale; da una parte il lupo e i briganti di san Francesco, dall'altra la leggenda di Maria Egiziaca e la vita di Margherita da Cortona, entravano insieme a comporre un paradiso in terra.
7. Raccogliendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Raccontare il lavoro, cantare la tecnica
Vittorio Marchis
Primo Levi, in un breve intervento raccolto in L’altrui mestiere (1985), rispondeva alla domanda «perché si scrive?» e lui, da chimico, «Per [...] la sua volgarizzazione, a sedurre la letteratura perché ancora in Italia di fabbriche e opifici non si parla. Gli scritti diFrancesco Algarotti (Newtonianismo per le dame, 1737) e di molti altri minori come il gesuita Gregorio Landi Vittorj, che nel ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] infine Cristo celebra il matrimonio mistico diFrancesco con Povertà, alla presenza di Carità e Speranza.In alcuni è un obeso che porta della carne e un boccale su di un maiale o su di un lupo; l'Invidia è un uomo molto magro con le braccia ...
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frate
s. m. [lat. frater «fratello»]. – 1. ant. Fratello: Moronto fu mio f. ed Eliseo (Dante). La parola fu molto in uso anche come vocativo, soprattutto per esprimere affetto o un sentimento di amore cristiano (e perciò rivolto talora ad...
televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio Allegri hanno adattato dall’originale partendo...